Una guida per capire come riconoscere e come difendersi dai colpi di calore. Con l’arrivo delle temperature torride e con l’innalzamento dei tassi di umidità, il corpo viene sottoposto a vari fattori di stress. Per cui, può essere molto utile saper interpretare, in tempo, i segnali che l’organismo ci invia. Questo anche al fine di evitare di trovarsi in situazioni di pericolo. Vediamo quindi di mettere a fuoco come riconoscere e come difendersi dai colpi di calore.
Il colpo di calore
In prima battuta, grazie al supporto del centro Humanitas Gavazzeni, vediamo di capire cosa s’intende per “colpo di calore”. Si incorre nel cosiddetto “colpo di calore” in conseguenza dell’innalzamento anomalo della temperatura corporea oltre i 40°C. Una delle possibili complicazioni legate al colpo di calore è lo shock causato da un’improvvisa riduzione della pressione arteriosa.
I soggetti più a rischio
Il colpo di calore è di per sé abbastanza “democratico”, nel senso che può colpire qualsiasi individuo indipendentemente dall’età e dal sesso. Ma, come sempre, ci sono delle categorie più a rischio, quali gli anziani che abbiano superato i 65 anni e i bambini piccoli. Diventa quindi fondamentale capire come fronteggiare situazioni pericolose per l’individuo, al fine di evitare complicazioni a livello di cervello, cuore, reni e muscoli.
Sintomi a cui prestare attenzione
Tra i primi segnali da non sottovalutare che il corpo, sotto stress da calore, invia ci sono la nausea e il vomito. Anche un’attento monitoraggio del tessuto epidermico può rivelarsi un valido alleato per intervenire in tempo. Per cui, in presenza di pelle arrossata e di perdita della regolare capacità di sudorazione, meglio sempre mettersi sul chi va là.
Ma anche una modifica della consueta attività respiratoria, accompagnata da un battito cardiaco accelerato, deve mettere in allerta. Da non sottovalutare, nemmeno, l’insorgenza di mal di testa, crampi o debolezza muscolare. Se poi la spirale dovesse progressivamente arrivare a forme di stato confusionale e perdita di conoscenza, attivare prontamente il personale ospedaliero.
Come si previene il colpo di calore
Tra i consigli che il personale medico e di primo soccorso diffondono, all’arrivo di ogni estate, ce ne sono molti di facile attuazione. Il primo punto è bere molto, senza attendere la sensazione della sete, che dimostra già un primo stato di deficit a livello organico. Particolare cura nella scelta degli abiti da indossare. Oltre ad evitare di vestirsi eccessivamente, vanno anche privilegiati tessuti chiari e naturali che consentono quindi una respirazione migliore della pelle. Andrebbero poi evitati, tout court, i tessuti sintetici, a trama fitta e dalle intense colorazioni chimiche.
Farmaci e stili di vita
Tutte queste precauzioni devono poi potenziarsi, nel caso in cui si assumano farmaci che alterano la capacità reattiva del corpo di mantenersi idratato. Si pensi, ad esempio, ai diuretici che intervengono direttamente sul caldo ambientale. Da attenzionare anche le abitudini e lo stile di vita che, in presenza di temperature elevate, devono necessariamente essere revisionati. Per cui niente attività fisica intensa nelle ore più calde della giornata, ma anche meglio evitare troppo a lungo di restare chiusi in auto esposti ai raggi diretti del sole. L’abitacolo può trasformarsi in una serra in cui tutti, uomini, donne, bambini e animali non dovrebbero restare per lungo tempo. Infine un’accortezza alla quale spesso non si pensa è quella di concedere tempo sufficiente all’organismo di adattarsi ai climi caldi a cui non è abituato.
Allenamento alla sudorazione
Evitare quindi d’improvvisarsi grossi camminatori sotto il sole, quando per il resto dell’anno non si muove un passo senza autovettura. La capacità di sudorazione per mantenere una corretta termoregolazione, sono sempre i ricercatori dell’Humanitas ad evidenziare, è una funzione corporea allenabile. Dunque allenamento alla sudorazione sì, improvvisazione no. Ecco, dunque, come riconoscere e come difendersi dai colpi di calore.