Grazie alla consulenza degli Esperti di Redazione capiremo come richiedere all’INPS fino a 30 giorni di permessi retribuiti per gli invalidi civili. Occorre precisare che non si tratta del congedo che spetta ai familiari che godono dei benefici della Legge 104. Troverete informazioni a riguardo nell’articolo “Fino a 100 euro al giorno di assegno INPS per chi assiste invalidi e anziani con la Legge 104”. La possibilità di assentarsi per 30 giorni dal lavoro cui ci riferiamo non riguarda il parente che assiste il soggetto invalido bisognoso di cure. Il congedo retribuito spetta infatti al lavoratore che presenta un’invalidità superiore al 50%.
Chi svolge un’attività lavorativa e presenta una menomazione fisica e/o psichica ha infatti diritto a periodi di congedo. I lavoratori invalidi possono infatti assentarsi dal lavoro fino ad un massimo di 30 giorni all’anno per particolari esigenze. Ciò perché si considera che le patologie invalidanti di cui soffrono li costringano a sottoporsi periodicamente a trattamenti e cicli di terapie. Nei giorni in cui gli invalidi devono recarsi presso strutture ospedaliere e cliniche specializzate per ricevere cure possono fruire del congedo retribuito. Vediamo dunque di capire come sfruttare quest’opportunità che non tutti i potenziali beneficiari conoscono. E soprattutto quali sono i requisiti necessari e come richiedere all’INPS fino a 30 giorni di permessi retribuiti per gli invalidi civili.
Come richiedere all’INPS fino a 30 giorni di permessi retribuiti per gli invalidi civili
Il lavoratore con un’invalidità civile pari al 50% deve rivolgersi al medico del Servizio Sanitario Nazionale perché compili una specifica richiesta. In essa deve risultare che il lavoratore ha necessità di sottoporsi a cure e trattamenti terapici. Al datore di lavoro occorre presentare la domanda di congedo, il verbale che la Commissione sanitaria dell’INPS ha stilato e la richiesta del medico. Al rientro al lavoro, l’invalido dovrà presentare opportuna certificazione che attesti le cure e i cicli di terapia che ha ricevuto presso strutture ospedaliere.
Non necessariamente il lavoratore deve fruire dei 30 giorni di permesso in modo continuativo, ma può frazionarli in periodi più brevi. La retribuzione spettante per i giorni di congedo è assimilabile al trattamento economico che si riserva alle assenze per malattia. Ne consegue dunque che solo i primi 3 giorni di permessi lavorativi ricevono per intero la retribuzione.