Per i disoccupati nel 2021 c’è la possibilità di ricevere un buono che permette l’inserimento nel mondo del lavoro. Si tratta dell’assegno di ricollocazione che non si tramuta in soldi ma in un buono che permette al lavoratore di ricevere assistenza per cercare lavoro. Analizziamo nel dettaglio i requisiti e come ricevere il buono per disoccupati nel 2021.
Chi può riceverlo
L’assegno di ricollocazione si tratta di un voucher spendibile presso i centri dell’impiego o altri centri accreditati. L’importo dell’assegno di ricollocazione viene riconosciuto all’operatore che assiste il soggetto disoccupato nella ricerca lavorativa e il suo reinserimento.
Il bonus è stato istituito in via sperimentale con il Decreto Legge n. 150/2015, per i soggetti disoccupati da almeno quattro mesi percettori della NASPI. A marzo 2018 è terminata la sperimentazione e può essere richiesto da tutti coloro che ne hanno diritto.
Possono fare domanda:
a) i dipendenti in Cigs, interessati dagli accordi di ricollocazione;
b) beneficiari del Reddito di cittadinanza, se hanno attivato la disponibilità di lavoro e hanno sottoscritto un patto di lavoro presso i CpI.
Non possono chiedere il buono per disoccupati coloro che al 31 gennaio 2021 percepiscono l’indennità NASPI.
Come ricevere il buono per disoccupati nel 2021
Nel momento in cui viene concesso il buono per disoccupati (AdR) è possibile scegliere il centro accreditato per farsi assistere. La misura prevede la possibile di ottenere un tutor per un programma personalizzato finalizzato alla ricerca intensiva per trovare un impiego adatto al profilo del disoccupato.
Il programma di assistenza per l’impiego ha una durata di 180 giorni, e può essere rinnovato per altri 180 giorni.
Nel caso di impiego inferiore a sei mesi, il servizio è sospeso e può essere ripreso alla scadenza del contratto a tempo determinato. In questo caso sarà riconosciuta la differenza tra l’importo da riscuotere e quello già riscosso.
L’Importo dell’assegno di ricollocazione è così suddiviso:
a) contratto a tempo indeterminato e apprendistato: da 1.000 a 5.000 euro;
b) contatto a tempo determinato con la durata da 6 mesi in poi: a 500 a 2.500 euro;
c) contratto a termine di durata da 3 a 6 mesi solo per alcune regioni (Calabria, Sicilia, Campania, Puglia) da 250 a 1.250 euro.