Basta sentire la parola “Zen” e ci si sente subito rilassati. La mente vola in Giappone e alla fantastiche discipline orientali.
Il giardino zen rappresenta il perfetto connubio tra l’arte del giardinaggio e la filosofia orientale. Nei Paesi orientali se ne trovano tantissimi: sono luoghi di riflessione dove poter meditare e rilassarsi.
Negli ultimi anni la cultura orientale sta facendo sempre più breccia nel mondo occidentale. Perchè allora non portare un tocco di Giappone in casa propria? Andiamo a vedere come realizzare il proprio giardino zen.
Gli elementi che costituiscono il giardino zen
Iniziamo a vedere cosa bisogna procurarsi. Ecco quindi gli elementi essenziali di un giardino zen, dal forte significato simbolico.
- Acqua: rappresenta la vita, nel suo scorrere e divenire. In genere è un laghetto, talvolta arricchito da piante acquatiche e pesci.
- Piante: di solito si tratta di arbusti a foglia piccola e senza fiori (acero giapponese, bambù, felce, muschio, camelia giapponese…).
- Sabbia, la base su cui tracciare le linee.
- Pietre e rocce: possono essere disposte in modo da creare il perimetro del laghetto oppure essere collocate in un angolo del giardino. In genere hanno forma tondeggiante e simboleggiano la stabilità.
Come realizzare il proprio giardino zen
Una volta procurati gli elementi essenziali, procedere è semplice.
Anzitutto va delimitata l’area interessata utilizzando una struttura di contenimento in pietra o legno, da riempire con la sabbia (volendo anche mescolata a ghiaia).
A questo punto bisogna disporre gli elementi decorativi a proprio piacimento.
Per la piantumazione delle piante, si consiglia l’occhio esperto di un giardiniere.
Manutenzione
Il giardino zen non ha grosse pretese. Si tratta infatti di una pratica rilassante e piacevole. Del resto, il suo scopo è proprio questo!
Soltanto le piante richiedono infatti un po’ di manutenzione (in termini di annaffiatura e concimazione) che varia in base alla specie prescelta.