Come può ottenere la pensione INPS 2021 chi ha lavorato come dipendente e titolare di partita IVA

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Sono numerosi i lavoratori che hanno avuto una carriera discontinua nel corso degli anni e che hanno versato i contributi in diverse gestioni. C’è chi, ad esempio, ha lavorato sia come dipendente che come autonomo nel corso della propria carriera lavorativa. Come funziona  l’ottenimento dell’assegno previdenziale in casi del genere? Quale soluzione è possibile adottare al fine di ottimizzare tutti i contributi versati ed ottenere un cedolino pensione adeguato? Esistono alcune possibili alternative che i Tecnici di ProiezionidiBorsa analizzeranno qui di seguito per i Lettori interessati. Vediamo come può ottenere la pensione INPS 2021 chi ha lavorato come dipendente e titolare di partita IVA grazie alla totalizzazione, cumulo o alla ricongiunzione.

Come funziona l’istituto della totalizzazione dei contributi per andare in pensione

Il procedimento della totalizzazione dei contributi nasce con l’intento di valorizzare i differenti periodi lavorativi ai fini previdenziali. Essa segue quanto disciplina il D. Lgs. n. 42/2006 e consente ai lavoratori di unificare i periodi di attività lavorativa. Si tratta di un istituto che consente la somma dei contributi a coloro che risultano iscritti presso diverse gestioni previdenziali. Grazie alla totalizzazione, infatti, il lavoratore riceve un assegno pro-quota frutto della somma dei contributi accreditati nelle diverse gestioni pensionistiche.

La totalizzazione è sempre gratuita e coinvolge tutte le classi di lavoratori compresi gli iscritti alla Gestione Separata. Inoltre, essa è utilizzabile per la richiesta di diversi tipi di pensione come quelle di vecchiaia, anticipata, indiretta o di inabilità. Come può ottenere la pensione INPS 2021 chi ha lavorato come dipendente e titolare di partita IVA in questo caso? Al fine di beneficiare dell’istituto della totalizzazione i requisiti minimi che si richiedono al lavoratore sono i seguenti: età minima pari a 66 anni sia per gli uomini che per le donne; un montante contributivo minimo pari a 20 anni complessivi; aver cessato l’attività da lavoratore dipendente ed eventuali requisiti specifici che prevedono alcune casse.

Nella generalità dei casi, la decorrenza della pensione in regime di totalizzazione avviene dal 19° mese successivo al raggiungimento dei requisiti. Attenzione a ricordare che per la pensione di anzianità in regime di totalizzazione occorre un requisito contributivo minimo pari a 40 anni. In tal caso, la decorrenza dell’assegno avviene dal 22° mese successivo al raggiungimento dei requisiti. Un aspetto da non trascurare relativo al regime di totalizzazione riguarda il calcolo dell’assegno. Laddove il lavoratore non abbia maturato il diritto autonomo alla pensione in nessuna delle gestioni coinvolte, allora il ricalcolo avviene con metodo interamente contributivo.

Come può ottenere la pensione INPS 2021 chi ha lavorato come dipendente e titolare di partita IVA: il regime di cumulo e la ricongiunzione

Altro scenario possibile per i lavoratori discontinui è il regime di cumulo. Tale istituto, come stabilisce la legge di Bilancio 20217, si riferisce anche ai liberi professionisti coinvolgendo una platea di beneficiari piuttosto ampia. Grazie al cumulo il lavoratore può sommare in maniera gratuita i contributi che ha versato presso le differenti casse. A differenza della totalizzazione, nel regime di cumulo l’importo del trattamento unificato si calcola secondo le regole di ciascun fondo. Quindi vuol dire che avviene quota per quota.

Da ultimo, analizziamo il caso della ricongiunzione. Come può ottenere la pensione INPS 2021 chi ha lavorato come dipendente e titolare di partita IVA? Con la ricongiunzione dei contributi avviene un vero e proprio trasferimento di tutto il montante contributivo all’interno di un’unica gestione. In questa maniera, il contribuente riceve un’unica pensione. Tale istituto è accessibile a molte gestioni previdenziali e casse di professionisti. Si escludono in maniera particolare coloro che sono iscritti alla gestione Separata INPS. Con la ricongiunzione, quando si unificano i contributi, è come se questi fossero stati versati sin da principio in quell’unico fondo in sintesi. Pertanto, i requisiti che si seguono per l’uscita dal mondo del lavoro sono quelli che ammette la gestione stessa. Attenzione a tenere a mente che la ricongiunzione può avvenire su base gratuita o onerosa in base ad alcune variabili specifiche.

In casi del genere, è frequente che ci si domandi quale soluzione sia la migliore. Ebbene, non esiste una risposta univoca. Il lavoratore può sicuramente verificare con il proprio consulente la propria posizione contributiva e valutare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze. Questi differenti istituti offrono tuttavia l’opportunità di unificare carriere discontinue che hanno assistito a differenti impieghi.

Approfondimento

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