In questi giorni di febbraio le temperature iniziano ad aumentare, facendo crescere la voglia di tornare a fare attività fisica all’aperto. E, a voler riprendere, potrebbero essere coloro che in questi mesi invernali, hanno visto aumentare i loro chili, desiderosi di riacquistare il peso forma. Quindi la corsa, da questo punto di vista, potrebbe essere un fedele alleato.
Ecco perché più ci avviciniamo alla primavera e maggiore sarà il numero di aspiranti podisti alle prese, inizialmente, con la corsetta domenicale. Dopodiché, i runner non agonisti rivedranno i loro programmi aumentando anche le uscite settimanali, allo scopo di migliorare il proprio fiato e le distanze percorse.
Si possono variare gli allenamenti ma senza patire lo stress di una competizione
Dopo qualche tempo, correre sempre negli stessi ambienti e strade potrebbe essere snervante e poco attraente. Tuttavia, ponendosi dei traguardi, come quello di una gara alla quale partecipare, anche queste uscite sembreranno più piacevoli e motivanti. Anche se amare la corsa non significa essere competitivi e l’idea di una gara potrebbe diventare motivo di stress. Come partecipare ad una gara podistica non competitiva è facile e potrebbe rappresentare la risposta giusta per non rinunciare al sogno di arrivare al traguardo. Per se stessi. Cosa significa gara non competitiva? Si tratta di manifestazioni, su strada, ma anche su pista, non riconosciute dalla FIDAL (Federazione di Atletica Leggera) alla quale partecipano, principalmente, podisti non tesserati. In altre parole, chiunque potrebbe iscriversi e competere in quella che viene simpaticamente denominata “tapasciata”.
Come partecipare ad una gara podistica non competitiva senza classifica dove ognuno potrà correre liberamente
Qual è il bello di questo tipo di corse? Che, di solito, non si parte tutti insieme, ma ognuno avrà un lasso di tempo nel quale recarsi al via e iniziare a correre. Ad esempio, in una gara di questo tipo gli organizzatori fissano, dalle 7.30 alle 8.30, la partenza. E in quei 60 minuti, sarà il concorrente a decidere quando partire, senza aspettare gli altri. Inoltre, queste gare potrebbero prevedere anche più percorsi di varie distanze, lasciando al partecipante la scelta di completare il più breve, il medio o il più lungo. In aggiunta, va precisato che ognuno potrà partecipare a passo libero, scegliendo quello preferito. In pratica, potrà correre, camminare, marciare, farne un pezzo di corsa e uno no, a seconda della propria condizione atletica. Al limite, anche fermarsi a bere un tè o fare una sosta al bar, senza sentirsi in colpa.
E il vantaggio è quello di misurarsi solo contro se stessi, come se fosse un allenamento, ma correndo insieme a tanti altri partecipanti. Anche perché non ci saranno vincitori, ma si potrebbe addirittura tornare a casa con un sacchettino di prodotti gastronomici come premio presenza. In aggiunta, non va trascurato l’aspetto turistico, ovvero la possibilità di girare il nostro Paese, con la scusa della “garetta”, premiandosi poi con piatti di cucina locale. Sul sito della Fiasp, ovvero la Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti, si trova l’elenco di queste gare non competitive. In questo modo, ognuno potrà individuare la propria, programmarla nel calendario personale e andare a correrla, divertendosi e senza stress.