Le tasse sui compensi sono sempre troppo alte e fanno rimpicciolire notevolmente la somma netta che arriva nelle tasche del lavoratore. Ma forse si può studiare come ottenere più soldi in busta paga con meno tasse sullo stipendio.
Per avere un’idea di quanto più corposa potrebbe essere lo stipendio basta guardare la busta paga. Lì sono elencate in dettaglio tutte le voci che la compongono e la relativa tassazione. Nel caso del lavoratore dipendente le tasse sono direttamente trattenute dal datore di lavoro ed ecco perché sono visibili nella busta paga.
Le trattenute sullo stipendio
Non si può evitare di subire le trattenute che stiamo per elencare. Si tratta della quota IRPEF, ossia le tasse che il dipendente deve pagare sui compensi che percepisce. Poi c’è la parte dei contributi per la pensione a carico del datore di lavoro, anch’essi tolti dallo stipendio del dipendente. Trattenuti anche i contributi per i fondi sanitari e la retribuzione per le ore di assenza ingiustificata.
Come ottenere più soldi in busta paga con meno tasse sullo stipendio
Non resta che giocare su voci differenti della retribuzione. Ce ne sono infatti alcune che non sono soggette a tassazione.
I rimborsi spese
Niente tasse sui rimborsi spese. Per esempio in caso di trasferta il datore di lavoro può indicare 100 euro come compenso per la trasferta, e 50 euro come rimborso spese. Sui 100 euro il lavoratore paga le tasse, ma sui 50 no. Basta accordarsi con il datore di lavoro e scrivere che in caso di trasferta il lavoratore percepirà 150 euro tutti di rimborso spese. In questo modo la somma sarà tutta esente tasse per il dipendente.
I buoni pasto
Anche questa somma rimane interamente nelle tasche del dipendente senza tasse. Ovviamente la legge stabilisce un tetto massimo. Per i buoni cartacei niente tassazione fino a 4 euro al giorno, per quelli elettronici esentasse fino a 8 euro al giorno.
I fringe benfits
Di questi benefit aggiuntivi si è già parlato sulle Pagine di ProiezionidiBorsa. Post pandemia la somma esentasse è stata alzata a 516,46 euro anche per incentivare il lavoro da casa che conviene molto all’azienda.
Indennità di trasferta
Per trasferte fuori dal Comune di residenza spettano al lavoratore 46,48 euro al giorno, mentre per andare all’estero 77,47 euro al giorno. Il tutto pulito e senza tasse.