Come ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento al coniuge ai tempi del coronavirus

assegno di mantenimento

Molti dipendenti sono in cassa integrazione ed altri sono stai licenziati. Le imprese sono in grosse difficoltà. Come ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento al coniuge ai tempi del coronavirus?

Il diritto di percepire l’assegno di mantenimento riconosciuto a un coniuge in sede di separazione può essere modificato o revocato in due modi:

1)di regola, si ricorre alla procedura giudiziale, in presenza di giustificati motivi. Uno o entrambi i coniugi chiedono al Tribunale di mettere un decreto con cui si dispone la revoca o la modifica dell’assegno;

2)per accordo tra le parti, attraverso la negoziazione assistita

L’importo dell’assegno di mantenimento non è fissato per sempre, ma può cambiare.

Come occorre per ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento al coniuge ai tempi del coronavirus

La revisione dell’assegno di mantenimento è possibile se sopravvengono fatti nuovi e ricorrono giustificati motivi, ossia quando le condizioni economiche dell’ex coniuge obbligato o del beneficiario si modificano, in meglio o peggio.

L’attuale emergenza sanitaria, sta provocando un’importante crisi economica che vede coinvolti molti lavoratori e titolari di partite Iva, i cui redditi sono diminuiti se non azzerati.

Per cui anche il coronavirus è un valido motivo in più per chiedere ed ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento.

La riduzione del reddito. deve essere attuale e proiettata nel futuro, deve aver inciso in maniera rilevante e significativa sull’assetto economico e patrimoniale sia del soggetto beneficiario che di quello obbligato.

Una piccola e temporanea riduzione dei redditi o dei ricavi, magari compensata da una delle misure economiche stabilite dal decreto Cura Italia, non è sufficiente a giustificare la richiesta.

Come ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento all’ex coniuge

E’ possibile chiedere ed ottenere la revisione dell’assegno di mantenimento attraverso il procedimento giudiziale innanzi al giudice o attraverso la negoziazione assistita dagli avvocati delle parti.

Il procedimento giudiziale ex art. 156 c. 7 c.c. è la via più praticata ma anche la più lunga. Il decreto di modifica ha valenza di titolo esecutivo.

La strada della negoziazione assistita è di certo la più veloce ma occorre l’accordo delle parti.

E’ possibile una modifica a termine?

Se la revisione dell’assegno di mantenimento è legata all’emergenza del coronavirus, non si può oggi stabilire con esattezza quanto durerà ancora l’emergenza.

Ci saranno settori la cui ripresa sarà più rapida rispetto ad altri.

Pertanto, nell’incertezza sarebbe preferibile cercare una modifica della misura dell’assegno per un periodo limitato e predeterminato in partenza. Eventualmente, da prolungare in seguito, se le condizioni negative dovessero persistere.

Qualora il giudice dovesse decidere di modificare l’importo, l’effetto retroattivo cioè il nuovo importo partirà nel momento in cui è stato presentato il ricorso per la revisione dell’assegno ma solo per l’aumento dell’assegno.

Quando invece se ne chiede la riduzione, l’effetto retroattivo non ci sarà e dunque, la modifica partirà dal momento della pronuncia del giudice.

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