Alcune gravi malattie del sistema cardiocircolatorio limitano fortemente l’attività lavorativa e la vita quotidiana della persona che ne è affetta. In questi casi, è possibile ottenere il riconoscimento dell’invalidità totale a cui segue la richiesta di pensione e l’aumento che prevede la recente normativa. Di seguito i Tecnici di ProiezionidiBorsa vi spiegano come ottenere dall’INPS 651,51 euro mensili per queste 3 malattie del cuore.
A chi spetta l’aumento della pensione di invalidità fino a 651,51 euro mensili
La recente approvazione del testo relativo al decreto Agosto ha posto le basi per l’assegnazione di nuovi importi alle pensioni di invalidità. Questo ha consentito il raddoppio dell’importo mensile che da 286,81 euro mensili è passato a 651,51 euro al mese. Questo tipo di aumento, però, si rende disponibile solo agli invalidi che presentino una invalidità civile pari al 100%. Inoltre i richiedenti devono avere un reddito annuo fino a 8.469,63 euro se non coniugati, mentre 14.447,42 se coniugati. Tale condizione vale solo per chi non percepisce altri redditi ma presenta un reddito pari a zero, ossia derivante esclusivamente dal sussidio di invalidità.
Per gli invalidi che invece presentano una invalidità tra il 74% e il 99%, l’importo dell’assegno non aumenta restando fisso a 286,81 euro.
Come ottenere dall’INPS 651,51 euro mensili per queste 3 malattie del cuore
Seguendo le tabelle ministeriali, pubblicate in G.U. n. 47/1992 per l’assegnazione dell’invalidità, esistono alcune patologie cardiovascolari che presentano i requisiti per il sussidio economico rivalutato. Nello specifico, le malattie del cuore che potrebbero ottenere il diritto al riconoscimento di invalidità al 100% sono:
a) aritmie gravi e pace-maker non applicabile;
b) miocardiopatie o valvulopatie con gravissima insufficienza cardiaca, classe IV NYHA;
c) coronaropatia gravissima IV classe NYHA.
Per queste gravi compromissioni del sistema cardiocircolatorio, le tabelle relative all’invalidità civile assegnano il punteggio massimo di invalidità. Si tratta di una invalidità fissa che non subisce variazioni. Se queste persone presentano una invalidità civile pari al 100% ed i relativi requisiti economici, possono ottenere la pensione di invalidità con il nuovo aumento.
Chi può richiedere anche l’indennità di accompagnamento
Ricordiamo, inoltre, che chi possiede una riconosciuta invalidità totale, può richiedere in alcuni casi anche l’assegno di accompagnamento. Tale ulteriore forma di sussidio si considera per coloro che necessitano di un accompagnatore per la deambulazione e l’assistenza. L’importo mensile per tale sussidio corrisponde a 520,29 euro mensili per l’anno 2020 per un totale di 12 mensilità. Per la richiesta dell’indennità di accompagnamento si suggerisce di seguire le istruzioni presenti nella guida consultabile qui. Ecco come ottenere dall’INPS 651,51 euro mensili per queste 3 malattie del cuore.