Numerose le novità su come e quando pagare il bollo auto 2020. Si può pagare la tassa automobilistica online, con pagopa, in banca, in posta, presso gli sportelli bancomat o Aci e le rivendite tabacchi. Qualunque sia la modalità di pagamento che si intende adottare, resta fermo l’obbligo di versare quest’odiato tributo regionale.
L’imposta del bollo auto grava sul possesso del veicolo per cui anche chi non lo utilizza o lo fa di rado è tenuto al pagamento. La tassa regionale riguarda difatti non già la circolazione dell’auto, quanto piuttosto la proprietà del veicolo. Vediamo pertanto come non pagare il bollo auto 2020 senza tuttavia scivolare nel rischio di misure sanzionatorie. Ciò perché, trattandosi di un tributo obbligatorio, il pagamento deve essere effettuato con cadenza annuale entro il mese successivo alla data di scadenza. Il proprietario del veicolo che dovesse venir meno all’obbligo dovrà versare un importo maggiorato di interessi e sanzioni.
Versamento annuale
La tassa automobilistica per il possesso del veicolo deve essere versata annualmente, ma non tutti gli automobilisti possono dirsi diligenti. Si omette il pagamento talvolta intenzionalmente, talaltra per effettiva dimenticanza. Ciò accade spesso perché è il proprietario dell’auto che deve tenere a mente la scadenza del bollo. Diversamente per il pagamento di altre imposte che viene sollecitato dalle agenzie di riscossione con l’invio di comunicazioni ad hoc. Si pensi ad esempio alla tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti o al canone Rai già inserito nella bolletta dell’energia elettrica.
Come non pagare il bollo auto 2020
Il pagamento del bollo auto prevede che sia l’automobilista a provvedere senza che gli giunga alcun bollettino bianco o premarcato che sia. A ciò si aggiunga che il termine di tolleranza per ottemperare al pagamento del bollo scaduto è di soli 30 giorni. Accade allora che il mancato versamento del tributo allerti l’Agenzia delle Entrate o la Regione di competenza. L’automobilista insolvente viene sollecitato e invitato al pagamento del bollo scaduto entro 3 anni. Trascorso il termine di 3 anni, il tributo regionale cade in prescrizione e affranca il proprietario dell’auto dal vincolo del pagamento.
L’Agenzia delle Entrate o la Regione competente raggiungono il debitore con un avviso di accertamento tramite PEC o raccomandata a/r. La notifica dell’avviso deve giungere al destinatario entro il termine del terzo anno successivo alla data di scadenza. Oltre i 3 anni l’avviso di accertamento perde la propria validità e legittimità, emancipando così l’automobilista dall’obbligo di pagamento.