Come la pensione Quota 42 sostituirà la Quota 41 con l’accredito dei contributi in busta paga?

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Tra le tante ipotesi sulla riforma pensioni 2021 spunta anche la Quota 42, subito dopo la Quota 100 e a sostituzione della Quota 41. Un’ipotesi che non piace ai lavoratori. In effetti, nella normativa 2020 esiste già la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi. Ma vediamo di cosa si tratta e quali lavoratori investe. Come la pensione Quota 42 sostituirà la Quota 41 con l’accredito dei contributi in busta paga?

Ipotesi allo studio

Come sopra riportato, il nostro sistema previdenziale prevede due forme di pensionamento: pensione anticipata e Quota 41 destinata ai lavoratori precoci.

Entrambe, permettono di uscire dal lavoro solo con i contributi senza il requisito dell’età anagrafica.

La pensione anticipata permette di accedere con 42 anni e 10 mesi di contributi se uomo e 41 e 10 mesi se donna. Non è richiesto nessun altro requisito anagrafico. Prevista una finestra mobile di tre mesi dal perfezionamento del requisito contributo.

Invece, la pensione Quota 41 non prevede il requisito anagrafico, ma ha molti requisiti oltre a quello contributivo di 41 anni. Il lavoratore deve aver maturato almeno 52 settimane di contributi prima del compimento di diciannove anni (lavoro precoce). Inoltre, deve trovarsi  in una delle quattro categorie e di tutela:

a)     lavoratore che svolge mansioni gravose/usuranti;

b)     disabile con il 74% di invalidità;

a)     caregiver che assiste da 6 mesi il familiare;

b)     disoccupato che da tre mesi ha terminato la Naspi).

Anche in questa misura una finestra mobile di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti.

La Quota 42 dal 2021 e per chi resa a lavoro accredito dei contributi in busta paga

La proposta della Quota 42 è una misura lanciata dall’ex sottosegretario del Lavoro Brambilla. Prevede che la Quota 42 deve sostituire la Quota 41.

Come la Quota 42 sostituirà la Quota 41 con l’accredito dei contributi in busta paga? In effetti, la proposta prevede che potranno accedere a questa nuova misura i lavoratori disoccupati e coloro che svolgono lavori gravosi. Inoltre, rimane il vincolo per i lavoratori disoccupati dei tre mesi dalla fruizione della NASPI.

In questa nuova Quota 42 i lavoratori che hanno maturato i requisiti, ma rimangono a lavorare, avranno un bonus. I contributi che maturano saranno versati in busta paga. Inoltre, saranno interamente esenti dalle imposte da pagare. Ecco dunque spiegato come la pensione Quota 42 sostituirà la Quota 41 con l’accredito dei contributi in busta paga.

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