Come investire diecimila euro a 3 e 5 anni e con profitto?

Vediamo un esempio concreto di come investire diecimila euro a 3 e 5 anni e con profitto. È falso infatti il luogo comune secondo cui ci vogliono grosse somme per guadagnare sui mercati finanziari. Tra chi guadagna, chi perde e chi resta alla finestra a guardare, la differenza la fanno grosso modo altri fattori.

Ossia: 1) la strategia e gli strumenti utilizzati, 2) il tempo che uno si da per i suoi investimenti, 3) la propensione al rischio.

Gli ingredienti

Quali sono gli ingredienti minimi di partenza? Anzitutto la disponibilità finanziaria ipotizzata, quindi fondamentalmente una piccola cifra. In secondo luogo ci serve la certezza che al 95% quei soldi non ci serviranno per i prossimi 3/5 anni. Ancora, occorre un minimo di propensione al rischio, ma giusto quel minimo che basta. Ciò detto, useremo prodotti che costano pochissimo: il taglio dei costi dei nostri strumenti finanziari è importante per il successo finale.

Una possibile combinazione

Entriamo nel cuore di come investire diecimila euro a 3 e 5 anni e con profitto. Divideremo il capitale in due parti: un 80% lo destineremo a un comune conto deposito. Il restante su un ETF relativamente tranquillo, ossia uno strumento a replica passiva sull’andamento dei settori “food & beverage”. In pratica su comparti dell’economia che non dipendono in maniera marcata dall’andamento dell’economia. Cibo e bevande si consumano grosso modo sempre e quindi costituiscono indirettamente una buona protezione. Nello specifico, si può scegliere il “Lyxor Stx Eu600 Food&Beverage”  codice ISIN: LU1834985845, quotato in euro e ha commissioni totali annue pari allo 0,30%. Attualmente scambia sui €76 a contratto, ossia agli prezzi del 2015 e 2016.

I possibili rendimenti

E vediamo adesso dei possibili rendimenti. I guadagni sicuri sono quelli legati al conto deposito, che sui 4 anni ci renderà circa 200 euro. Tutte le attese sarebbero ovviamente riposte sull’ETF, da cui poi dipenderà il risultato finale dell’intera operazione. L’arco temporale dei 3/5 ci dà elevate garanzie di recupero dello strumento in futuro. A febbraio, giusto prima della crisi Covid-19, l’ETF scambiava a circa €91/92 a contratto. Al netto di catastrofici effetti futuri, e supponendo ragionevoli riprese future dell’economia, non è da escludere un ritorno su quei prezzi. Ripagando la scelta e l’attesa sottostante.