Il decreto Sostegni Ter apporterà delle novità sia in positivo che in negativo, a quanto si prevede. Infatti, grazie ad esso, tantissime saranno le misure di sostegno a favore delle categorie più colpite dalla crisi. Tuttavia, sono in previsione anche dei cambiamenti che modificherebbero tutto il sistema della cessione del credito. Il relativo provvedimento è stato approvato il 21 gennaio, ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi, se la bozza dello stesso dovesse essere confermata nella versione ufficiale, si registrerà uno stravolgimento delle regole di operatività della cessione. Sicché, in quest’articolo, forniremo delle indicazioni per cogliere le occasioni sul tappeto, prima che cambi la normativa di riferimento.
Ecco, quindi, come guadagnare sulla cessione del credito sfruttando i Bonus esistenti, prima dei significativi cambiamenti previsti per il 7 febbraio 2022. Anzitutto, ricordiamo che tale agevolazione opera per una serie di misure quali:
- Bonus casa;
- Bonus sanificazione ambienti di lavoro;
- il Bonus acquisto dispositivi di protezione individuale;
- Bonus affitto.
Ecco come guadagnare sulla cessione del credito sfruttando i Bonus esistenti, prima dei significativi cambiamenti previsti per il 7 febbraio 2022
Per capire meglio come guadagnarci, prima che arrivi la data spartiacque del 7 febbraio, soffermiamoci su ciò che dovrebbe accadere. Come indicato, il decreto Sostegni Ter, se confermato, dovrebbe cambiare il meccanismo della cessione del credito. Cioè, i Bonus fiscali potranno essere ceduti solo una volta, a partire dalla data indicata. Lo scopo sarebbe quello di arginare il fenomeno delle frodi e del riciclaggio di milioni di euro in crediti d’imposta. Di conseguenza, i crediti che, all’indicata data, siano già stati oggetto di cessione o di sconto in fattura, che fine faranno?
Ebbene, essi potranno essere ceduti solo un’altra volta ad altri soggetti, quali banche e intermediari finanziari. In questo modo, chi effettua la cessione prima del 7 febbraio avrà un credito di maggior valore da poter trasferire. Questo perché esso sarà ancora una volta trasferibile. Detto vantaggio verrebbe meno per chi, invece, invierà la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dopo il 7 febbraio.
Conseguenza delle nuove regole in attesa per il 7 febbraio 2022
In conseguenza di quanto illustrato, va da sé che la data spartiacque andrà ad influenzare il valore del credito d’imposta cedibile. Questo perché un credito ceduto prima potrà essere ceduto un’altra volta, mentre quello ceduto dopo potrà solo essere portato in detrazione. In questo modo, lo sbarramento apposto ai trasferimenti multipli renderà i crediti meno appetibili per le banche. E ciò potrebbe comportare un aumento dei costi, che rischia di ripercuotersi sui contribuenti. Ciò, sia nel caso di cessione diretta che di sconto in fattura. In conclusione, conviene inviare le comunicazioni di cessione del credito o sconto in fattura all’Agenzia delle Entrate entro il 7 febbraio. E questo nonostante la data ufficiale per farlo sia il 16 marzo 2022.