Come funziona la successione degli strumenti finanziari? Sapevate che i nostri risparmi ed investimenti sono soggetti alle regole della successione? Proprio così. Lo Stato non si lascia sfuggire niente. Ma sapete come si calcola la base imponibile sulla quale applicare le aliquote? E se ci sono strumenti che sono esentati da quest’odiosa imposta? Se ci concedete qualche minuto, scoprirete tutto.
Come funziona la successione degli strumenti finanziari?
Come si calcola la base imponibile? Dipende da che cosa viene preso in considerazione. Per i titoli azionari di Borsa o negoziati al mercato ristretto è una media. In particolare la media dei prezzi di compenso o dei prezzi fatti nell’ultimo trimestre precedente l’apertura della successione. Il tutto maggiorato degli interessi successivamente maturati. Per soldi, gioielli e conti correnti ci sono altre regole. Vale la presunzione del 10%. Ovvero, si considerano compresi nell’attivo ereditario denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al 10% del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario. Anche se non dichiarati o dichiarati per un importo minore.
Per i conti correnti, in particolare, bisogna fare un distinguo. Se il conto corrente del defunto è in attivo, quei soldi sono soggetti ad imposta. Se è in passivo, è un debito, e può essere portato in detrazione dagli eredi.
Le esenzioni
Qualcosa è sfuggito, per adesso, al legislatore. Se ci sono polizze vita, gli importi liquidati a favore del beneficiario sono esenti da imposte. Questa scelta è particolarmente utilizzata quando si desiderino lasciare somme a chi non è nell’asse ereditario diretto (per esempio, dei conviventi). Anche i titoli di Stato sono esenti dall’imposta di successione. Tutti quelli emessi dall’Italia, come dagli Stati dell’Unione Europea. Ed anche quelli degli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo o equivalenti.
E se si hanno fondi di investimento? Da essi va dedotta, se presente, proprio la percentuale di eventuali titoli di Stato. Sono le stesse SGR a fornire agli eredi le certificazioni in merito agli eventuali prodotti che il defunto aveva con loro. Con tutti i conti già fatti, ovviamente.
Infine, anche TFR e i fondi della previdenza complementare sono completamente esenti dalle imposte di successione.