Come funziona la prestazione di lavoro occasionale

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Come funziona la prestazione di lavoro occasionale per chi svolge saltuariamente attività retribuite? Quali sono i limiti di reddito valide per questa tipologia di contratto e che tipo di ricevuta di pagamento bisogna produrre? In questo articolo, gli esperti di Proiezionidiborsa rispondono ad alcuni degli interrogativi più frequenti circa le attività lavorative occasionali.

Quando si può utilizzare il contratto di prestazione lavorativa occasionale?

Accade sempre più di frequente che il lavoratore si trovi nella condizione di svolgere alcune attività marginali rispetto al proprio impiego. Oppure, si verificano occasionali collaborazioni per attività lavorative di vario genere circoscritte nel tempo. In questi casi, come fare a lavorare nel pieno rispetto delle leggi fiscali? A tal riguardo, esiste quella che si definisce prestazione lavorativa occasionale. Secondo quanto stabilisce l’art. 54-bis del D.L. 50/2017, convertito in legge n. 96/2017, questo tipo di contratto prevede particolari diritti e tutele per il lavoratore.

La prestazione occasionale è uno strumento che possono utilizzare quei soggetti che intraprendono attività saltuarie o sporadiche. Per svolgere lavoro di tipo occasionale non occorre essere in possesso di P.Iva, infatti, questo contratto è estensibile anche ai lavoratori dipendenti in alcuni casi. È proprio in ragione della occasionalità del lavoro che tale tipo di contratto prevede delle limitazioni ai guadagni. Come funziona la prestazione di lavoro occasionale dunque?

Bisogna distinguere il contratto di prestazione occasionale dal Libretto famiglia

Un aspetto da evidenziare primariamente riguarda la distinzione tra contratto occasionale e Libretto di famiglia. Quest’ultimo, a differenza del lavoro occasionale, serve per attività di tipo non professionale o di impresa. Il lavoro occasionale, invece, descrive qualsiasi attività caratterizzata dall’assenza di professionalità, abitualità, continuità e coordinazione. Un esempio potrà chiarire meglio la questione. Se offrite una consulenza tecnica ad un soggetto, potrete sottoscrivere un contratto di prestazione occasionale. Se, invece, lavorate saltuariamente come camerieri o come baby-sitter, allora è preferibile usare il Libretto famiglia.

Quali sono le soglie dei compensi possibili

Come funziona la prestazione di lavoro occasionale relativamente alle soglie di compenso? Attraverso il contratto di lavoro occasionale il lavoratore può accumulare dei compensi che non superino la soglia limite di 5 mila euro nell’arco dell’anno. Questo vale per il totale complessivo delle prestazioni occasionali che si svolgono nell’arco dell’anno. Nel caso in cui le prestazioni siano svolte in favore dello stesso utilizzatore, la soglia scende a 2.500 euro annui. Tale limite si alza, invece, nel caso di prestazioni offerte da questi lavoratori:

  1. studenti fino a 25 anni di età;
  2. pensionati;
  3. contribuenti disoccupati;
  4. contribuenti che risultano percettori di prestazioni di soggetto al reddito (ad esempio il RdC).

Nel caso si tratti questi ultimi soggetti, la soglia degli incassi può raggiungere il limite di 6.666 euro annui.

La prestazione occasionale non è ammissibile in tutte le aziende e le realtà lavorative. Per tale ragione, è sempre opportuno informarsi circa l’applicabilità di un contratto occasionale relativamente all’attività che si intende svolgere. Attenzione a non superare le soglie che la Legge prevede. Per chi non rispetta le indicazioni normative, si prevedono pesanti sanzioni pecuniarie. Un aspetto importante che abbiamo trattato in precedenza riguarda l’inserimento di tale lavoro in dichiarazione dei redditi. Per avere maggiori informazioni, si invita alla lettura dell’approfondimento qui.