Come fare un prestito al parente: interessi sì o no?

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È possibile prestare dei soldi ad un fratello, parente o familiare che si rivolge a noi per un aiuto? Come ci si regola in questi casi e cosa è opportuno fare? Per dare in prestito del denaro, anche quando si tratta di familiari, è sempre utile seguire delle accortezze che tutelano tanto chi eroga il prestito, quanto il ricevente. Inoltre, se si stabilisce una percentuale di interessi, anche per questi bisogna certificare la provenienza e l’importo.

Come procedere per non avere problemi in futuro

A volte, la necessità economica spinge molte persone a rivolgersi ad un parente per un prestito di denaro. La ragione risiede nella maggiore flessibilità sui tempi di restituzione della quota che il familiare potrebbe offrire e sulla bassa o nulla percentuale di interesse. Qualunque sia il grado di parentela, è sempre preferibile procedere secondo quanto stabilito dalle leggi fiscali. Prestare denaro non è più semplice come un tempo, e gli spostamenti di liquidità passano sempre sotto l’occhio vigile del Fisco. La ragione è molto semplice: se si procedesse con un prestito di un certo rilievo senza alcuna documentazione che lo attesti, questo potrebbe risultare come un compenso in nero. I controlli dell’Agenzia delle Entrate scatterebbero anche in vista di una spesa superiore alla portata economica del soggetto: se guadagna 10, come può permettersi di acquistare per un valore di 20? Ecco perché è sempre bene procedere per gradi.

Quali sono le alternative possibili

Come fare un prestito al parente: interessi sì o no? In questo caso la scelta è a discrezione dei contraenti. Le due soluzioni che si offrono sono:

  • un prestito infruttifero in cui l’importo restituito è pari a quello prestato;
  • un prestito a titolo oneroso, nel quale si stabilisce una percentuale id interessi sulla somma prestata.

Nel caso si scelga la seconda opzione, è opportuno ricordare che la percentuale di interesse rappresenta una fonte di guadagno per chi eroga il denaro. Pertanto, gli interessi vanno correttamente dichiarati al Fisco. Ad ogni modo, tutto va stabilito e messo nero su bianco per mezzo di una scrittura privata a garanzia del prestito e della restituzione.

Perché è utile formalizzare il prestito

Come fare un prestito al parente: interessi sì o no? L’utilità della scrittura privata tutela non solo da eventuali controlli fiscali, ma anche nel caso di mancata restituzione del denaro. Se ci si basa sulla semplice stretta di mano, il rischio è che non si riesca a dimostrare che il parente è insolvente nei nostri riguardi. Con la scrittura privata, invece, è possibile anche intentare causa.

In aggiunta a quanto specificato, bisogna ricordare che è bene porre la massima attenzione anche al modo in cui il denaro prestato viene restituito. Anche in questo caso, è sempre preferibile usare mezzi tracciabili e specificare la causale relativa alla restituzione.