Le imposte di successione e le spese notarili hanno un peso notevole sul portafoglio dei contribuenti alle prese con l’eredità. Analizziamo pertanto come fare la donazione di soldi o di una casa senza pagare tasse e notaio. In tal modo potremo ottenere comunque il trasferimento di beni mobili e/o immobili senza sborsare importanti somme di denaro. Si consideri infatti che la divisione del patrimonio del defunto non sempre rappresenta un vantaggio per gli eredi sul piano economico. Ciò soprattutto quando nell’asse ereditario non rientrano proprietà immobiliari di valore e depositi bancari di un certo rilievo.
In altri casi invece conviene prestare attenzione alle operazioni bancarie o postali che si effettuano perché si potrebbero subire controlli dall’Agenzia delle Entrate. Bisogna essere prudenti quando si donano somme di denaro anche ai parenti perché un errore di lieve entità potrebbe far scattare pesanti sanzioni. In un precedente articolo la Redazione ha indicato “Quanti soldi si possono donare al figlio senza pagare tasse e senza controlli del Fisco?”. Esistono strategie del tutto legali che consentono di donare denaro o immobili senza incappare nella rete degli accertamenti fiscali. Così come è possibile evitare il pagamento dell’onorario del professionista e le relative imposte all’Autorità fiscale. Conviene pertanto verificare come fare la donazione di soldi o di una casa senza pagare tasse e notaio.
Come fare la donazione di soldi o di una casa senza pagare tasse e notaio
Le due strategie che assicurano ampi margini di risparmio consistono nella donazione indiretta e nel ricorso all’usucapione. La donazione indiretta prevede che si intervenga al momento dell’acquisto di un bene immobile per evitare la parcella del notaio e le tasse. Ciò quindi presuppone che chi intende donare una casa la paga e la intesta immediatamente al donatario. Perché la donazione possa dirsi valida è tuttavia necessario che nell’atto di compravendita figuri la volontà di donare il bene immobile. Altro modo per risparmiare sul trasferimento di proprietà implica il ricorso ad una semplice mediazione che serve ad attestare l’usucapione. Dinanzi ad un mediatore il donante e il donatario dichiarano che il destinatario del dono fruisce del bene in oggetto da almeno 20 anni. Il solo possesso di un bene per un ventennio è difatti sufficiente a ratificare, con l’accordo delle parti, la titolarità dell’immobile da parte del donatario.