Le vacanze giungono al termine per gli italiani, che tornano al lavoro con tintarella e rinnovate preoccupazioni da Covid-19. Qualcuno si preoccupa per una possibile ricaduta. Sarà così?
L’aumento degli asintomatici spinge molti a chiedersi se per caso non si è contratto il virus, in vacanza o addirittura anche in precedenza. Molti si chiedono: come fare il test sierologico?
Che cos’è e a cosa serve?
Il test sierologico è un esame che rileva la presenza nel sangue di anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta ad un agente estraneo. Un test positivo indica con molta probabilità che il nostro organismo è stato esposto al virus e che il nostro sistema immunitario ha prodotto gli anticorpi necessari ad ostacolarlo.
I valori di riferimento sono generalmente compresi tra lo 0 e l’1. Con un risultato al test inferiore a 1 il nostro esame risulterà negativo. In caso contrario, invece, e quindi se il nostro risultato registra un valore superiore a 1, il test sarà positivo.
Cosa fare in caso di positività?
In tal caso è necessario fare un ulteriore esame del tampone faringeo che può dirci se il virus è ancora presente nel nostro corpo e quindi possiamo potenzialmente infettare altri individui
Come farlo?
Per effettuare un test sierologico basta rivolgersi alle cliniche accreditate, che però possono chiedere fino a 180 euro.
Il test è affidabile?
Secondo l’OMS la precisione dei test non sarebbe del 100%, con possibili casi di falsi positivi e falsi negativi.
Tuttavia, a differenza dei test rapidi, il test sierologico identifica in modo corretto il 95% di persone che non sono state infettate e il 90% delle persone che sono state infettate.
Dopo aver risposto alla domanda “come fare il test sierologico?”, non resta che chiedersi: conviene farlo?
Il test sierologico è sicuramente un esame molto utile per tracciare la diffusione di una epidemia, come quella da Covid-19.