Come fare domanda di pensione di invalidità INPS per le malattie mentali

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Insieme agli Esperti di ProiezionidiBorsa capiremo come fare domanda di pensione di invalidità INPS per le malattie mentali. Spesso si sottovaluta la necessità di assistenza e cure costanti da parte di chi presenta disturbi di carattere neurologico. La compromissione delle facoltà mentali in molti casi può infatti determinare situazioni di rischio non solo per chi soffre della patologia invalidante. Un soggetto con gravi alterazioni del sistema neurologico potrebbe anche risultare pericoloso e arrecare danni ai familiari che lo assistono e condividono gli spazi domestici.

L’Ente previdenziale ha individuato una serie di disturbi e patologie che compromettono più o meno gravemente l’autosufficienza di un soggetto. A seconda del grado di infermità e di limitazione che la malattia cronica determina assegna un punteggio di invalidità. Nell’articolo “Con quali patologie invalidanti spetta la pensione INPS?” troverete indicazioni specifiche sui disturbi cronici in generale. Con i consulenti di Redazione analizziamo invece come fare domanda di pensione di invalidità INPS per le malattie mentali.

Partiamo dal presupposto che l’assegno mensile di inabilità spetta soltanto al paziente cui la Commissione sanitaria INPS attribuisce il massimo punteggio di invalidità. Nel consegue che potrà avanzare richiesta di trattamento previdenziale il contribuente che presenta una condizione di totale e permanente incapacità di svolgere mansioni quotidiane e professionali.

Come fare domanda di pensione di invalidità INPS per le malattie mentali

Occorre consultare le linee guida per l’accertamento degli stati invalidanti per individuare la percentuale di inabilità che corrisponde a ciascuna patologia. Il medico curante provvederà dunque a stilare una certificazione attestante la patologia neurologica del paziente. Dopo l’invio della richiesta di visita di accertamento bisogna attendere indicazioni INPS in merito alla data e all’orario della verifica sanitaria. Se la Commissione legale riconoscerà la totale e permanente inabilità, il richiedente maturerà il diritto all’assegno pensionistico.

Anche se il paziente con demenze, carenze intellettive, minorazioni psichiche  riesce a svolgere alcune mansioni non  significa che sia in grado di provvedere a se stesso. Ribadiamo difatti che proprio a causa dell’infermità neurologica può mettere a repentaglio la propria e l’altrui salute. Di qui il bisogno e l’urgenza di aiuti economici a sostegno delle spese di assistenza da parte di personale specializzato e familiari.