Come faccio a prelevare più di 1.000 euro dal mio conto corrente? Questa è una domanda che si pongono molti correntisti che necessitano di una certa quota di liquidità superiore alla soglia di prelievo giornaliera. In questi casi, come potrebbero disporre del proprio denaro sul conto corrente senza rischiare sanzioni o il blocco dell’operazione? Di seguito vi spieghiamo come sia possibile agire in queste situazioni.
I prelievi di denaro sul proprio conto sono spesso fonte di grandi dubbi e incertezze per chi non conosce bene la normativa al riguardo. Molti si domandano: come faccio a prelevare più di 1.000 euro dal mio conto corrente? Per trovare risposta all’interrogativo è utile porre una distinzione tra i prelievi che si effettuano all’ATM o quelli che invece si eseguono allo sportello della propria banca.
Le differenze tra il prelievo presso Atm e presso lo sportello
Queste due operazioni, pur avendo la stessa finalità, presentano delle differenze. Quando il correntista utilizza una tessera bancomat per i propri prelievi o pagamenti, la banca stabilisce delle limitazioni giornaliere e mensili da contratto. Queste soglie mirano principalmente a tutelare il risparmiatore e l’istituto di credito in caso di furto della carta di pagamento.
Come prelevare più di 1.000 euro dal proprio conto corrente
Solitamente, il limite al prelievo giornaliero si può modificare sottoscrivendo un nuovo accordo con la propria banca. Immaginiamo, dunque, che il limite giornaliero del Sig. Rossi sia di 500 euro o di 1.000 euro: come potrebbe fare a prelevare un importo superiore? Ecco che, a questo punto, entra in gioco il prelievo presso lo sportello della propria banca.
Il correntista che si reca presso lo sportello della propria banca non deve sottostare ai limiti di prelievo previsti presso l’ATM. Questo significa che per prelevare una somma superiore, è necessario rivolgersi direttamente allo sportello. In questo senso, non esistono delle vere e proprie limitazioni al prelievo diretto presso lo sportello. Tuttavia, se si supera una certa soglia, è possibile che la banca segnali il correntista all’Uif. Questo è quanto stabilisce l’art. 35 del D. Lgs. n. 231/2007. Un altro aspetto da non dimenticare è che queste regole non valgono per gli imprenditori che devono sottostare a delle ulteriori restrizioni. Come abbiamo specificato qui, essi hanno dei margini di azione sui propri conti correnti più limitate in ragione della loro attività di impresa.