Come facciamo a capire se preferire il ventilatore o il condizionatore?

ventilatore

Durante le afose notti estive faremmo di tutto pur di dormire in pace, tra il caldo insopportabile e le fastidiose zanzare. Vorremmo poter dormire in pace, senza continuamente girarci nel letto o passare le notti insonni. Ci preoccupiamo allora di acquistare un dispositivo che sia in grado di rinfrescare la stanza o la casa. Oppure ci affidiamo a metodi fai da te più o meno validi trovati sul web.

Ma c’è una domanda che ritorna e ci perseguita: come facciamo a capire se preferire il ventilatore o il condizionatore?

Per la nostra salute è meglio il ventilatore o il condizionatore?

È una domanda che torna di volta in volta, che tutti si fanno prima o poi.

Ci sono varie teorie al riguardo, ma come ogni cosa, la risposta potrebbe essere più soggettiva che assoluta.

C’è chi dice che il condizionatore provoca reazioni allergiche, raffreddori e mal di gola.

Altri sostengono che l’aria condizionata secchi le mucose e favorisca il diffondersi mi microbi attraverso l’aria. Altri ancora dicono che se si usa il condizionatore bisogna arieggiare spesso le stanze, per non creare aria “viziata” e permettere il ricircolo.

Ma cosa c’è di vero? Cosa dovremmo usare questa estate per poter dormire incanta pace senza soffrire il caldo umido ed afoso?

Come facciamo a capire se preferire il ventilatore o il condizionatore?

Come dicevamo prima, una risposta assoluta non c’è.

Fondamentalmente, il condizionatore assorbe aria dall’esterno, la filtra e la raffredda, mentre il ventilatore muove le particelle d’aria già presenti nella stanza. Il ventilatore non produce cambiamenti nella qualità dell’aria, utilizzando quella che già c’è. Il ventilatore non rimuove l’umidità ma produce aria fresca. Non utilizzando filtri, non crea reazioni allergiche, ne’ favorisce il diffondersi di batteri e virus. Da questo punto di vista è più sicuro per la salute. Per quanto riguarda il condizionatore, invece, la questione potrebbe risolversi pulendo i filtri ogni due o tre mesi. In questo modo evitiamo di accumulare sporcizia, polvere e microbi che poi si diffondono per le nostre stanze.