Il seno femminile è un organo che frequentemente può essere colpito da tumori sia benigni che maligni. Contro questi ultimi la lotta più efficace è la prevenzione. Prima si scoprono i problemi, prima si interviene.
Ogni intervento, infatti, ha successo solo se la parte colpita da tumore è limitata. Non possiamo ricorrere al medico ogni volta che abbiamo un dolore al seno. Ma neanche lasciar trascorrere due anni prima di occuparci della nostra salute in una zona tanto vulnerabile.
Nei giorni che precedono il ciclo, per esempio, molte donne accusano ingrossamenti e dolori della ghiandola, perchè nel corpo aumenta la presenza di ormoni femminili. Ecco, dunque, come e quando fare l’autoesame del seno per prevenire i tumori. Una mini guida a cura degli Esperti di Salute di ProiezionidiBorsa.
Come e quando fare l’autoesame del seno per prevenire i tumori
L’autoesame del seno, per chi è in età fertile, si deve eseguire dopo il ciclo. In menopausa si può eseguire anche più spesso. Si eviterà così la diffusione di un tumore a rapido sviluppo nella fase più vulnerabile della vita.
Questa indagine “fai-da-te” si compone di due fasi: l’ispezione e la palpazione.
L’ispezione si fa ponendosi davanti allo specchio, per osservare se vi sono delle irregolarità, delle infossature e dei rilievi mai notati prima.
La palpazione si esegue stando in posizione supina, cioè a pancia in alto su un piano rigido, come il letto o il pavimento.
Ma possiamo dedicare un momento a questa pratica anche quando si è da soli in spiaggia e non c’è nessuno intorno. Teniamo a portata di mano una crema solare eccellente e poco costosa, nessuno si accorgerà che invece stiamo facendo un autoesame.
La palpazione a sinistra si fa con la mano destra tendendo il braccio sinistro in alto, il braccio deve essere parallelo all’orecchio.
La palpazione a destra si fa tendendo verso l’alto il braccio destro e tastando lentamente con la mano sinistra.
Come si deve eseguire la palpazione
Si passa la mano aperta dall’alto in basso, andando lentamente sulla parte interna più vicina all’ombelico. Poi si abbassa il braccio e si palpa dall’esterno verso l’interno, da sotto l’ascella al centro petto.
Se si riscontrasse qualche anomalia o dolore, ripetiamo il passaggio più volte e poi evidenziamo il punto esatto con un pennarello, se si riesce a farlo. In tal modo eviteremo di recarci dal medico con troppa ansia e confusione in testa.
Il medico completerà l’indagine prescrivendo esami del sangue e ovviamente la mammografia, per fare una giusta diagnosi. E per far seguire, se occorre, un trattamento opportuno e tempestivo.