Il rapporto degli italiani con i soldi è sempre stato improntato alla prudenza. Ma come e soprattutto dove investono gli italiani?
L’investimento degli italiani
Nel passato l’investimento per eccellenza era il mattone. Investimento che partiva prima di tutto per avere una sicurezza propria e, qualora ci fosse stata la possibilità, anche una rendita extra in caso di appartamenti dati in affitto.
Il secondo asset preferito dai nostri genitori?
I titoli di stato, addirittura tramandati di padre in figlio. Ma i tempi cambiano e, prima, le case in affitto si potevano gestire con maggiore facilità grazie alla presenza di quell’ormai utopico posto fisso. Lo stesso dicasi per i Btp, interessanti ma potenzialmente insidiosi.
Analizzando la situazione, oggi gli strumenti a disposizione di chi investe sono tantissimi. Inoltre la possibilità di investire offre un panorama ben più ampio, non solo da un punto di vista della varietà, ma anche del panorama geografico.
Come e dove investono gli italiani
Eppure, nonostante ciò, gli italiani preferiscono per il 78% puntare al risparmio. Un livello che supera del 9% la media internazionale, ferma al 69%.
La conferma arriva dal Global Investor Pulse di BlackRock che monitora il sentiment di oltre 27 mila investitori in 13 Paesi nel mondo. Nello specifico, per l’Italia, si è guardato alle risposte di 2.000 investitori. Ma c’è di più.
Come detto all’inizio, il risparmio è sempre stata una caratteristica degli italiani.
Cosa cambia adesso?
Le motivazioni. Prima, infatti, si tendeva a risparmiare con lo scopo di investire in un futuro stabile. Oggi, invece, si tende a farlo per avere un’ancora di salvezza nei possibili momenti di difficoltà futura. Ed anche in questo caso la conferma si ha nello studio di BlackRock. Infatti solo il 28% degli italiani intervistati si ritiene sereno economicamente. ben al di sotto del 39% dei tedeschi e di oltre il 51% dei cinesi.
Come (e dove) investono gli italiani. Le grandi contraddizioni
Ma nonostante tutto questo gli italiani che risparmiano per la pensione non vanno oltre il 43%. Una contraddizione se si pensa che la strategia di investimento tipicamente italiana è quella che predilige il basso rischio.
Prudenza come parola d’ordine, anche in virtù dei recenti scandali a livello finanziario e della diffidenza atavica verso gli istituti di credito. Altra contraddizione se si pensa che il settore degli strumenti assicurativi è quello a sua volta privilegiato.
Ulteriore contraddizione è la consapevolezza di una mancanza di educazione finanziaria, lacuna che però si stenta a voler colmare. Inoltre dall’analisi si evince che gli obiettivi di investimento sono di breve periodo.
Tra le maggiori preoccupazioni ci sono il costo vita per il 46% degli intervistati e la situazione economica di un’Italia che, proprio in queste ultime giornate, si è scoperta con un debito pubblico al 132,3% del Pil. In ulteriore crescita.