Nelle puntate precedenti di “Cucinare come un pirata” non abbiamo ancora affrontato l’alimento principe per chi vive in mare: il pesce. Le acque dei Caraibi erano – sono – abitate da una fauna davvero varia, la maggior parte della quale difficile da trovare nelle nostre pescherie.
Ma se spericolarsi nella ricerca dei filetti di squalo può essere estremamente complesso, non lo è affatto trovare il pesce spada. Oggi affrontiamo la preparazione delle bistecche marinate di pesce spada, alla maniera dei pirati.
Come cucinare bistecche marinate di pesce spada alla maniera dei pirati
Quello di cui abbiamo bisogno sono:
a) quattro bistecche di pesce spada;
b) due limoni verdi;
c) un cucchiaino di pepe nero;
d) un cucchiaino di pepper rhum;
e) quattro cucchiai di olio extravergine d’oliva;
f) sale;
g) pepe.
Il pepper rhum è una miscela pirata, composta da 200 grammi di peperoncino e 50 centilitri di rhum.
La ricetta ortodossa prevede anche tre grani di pepe della Giamaica, a cui possiamo rinunciare (a meno che non stiamo progettando un viaggio a Kingston).
Preparazione piratesca
Secondo Padre Labat – che si dissociava dal pensiero comune – la carne di squalo non è affatto male, specialmente se lo squalo è giovane.
Il pesce spada rientra nella categoria. I filibustieri ne facevano largo consumo. Preparata nel giusto modo, è una carne estremamente tenera e saporita.
Per preparare le bistecche marinate di pesce spada alla maniera dei pirati basta seguire le poche regole tramandate da Padre Labat.
Spremiamo i limoni e mescoliamo il succo con pepe e il pepper rhum.
Lasciamo le bistecche a marinare nella salsa per una notte intera. Il giorno seguente, facciamo sgocciolare le bistecche. Dopodiché aggiungiamo pepe, sale e olio.
I pirati arrostivano le bistecche sulla brace, noi possiamo anche accontentarci di un tegame.
Lasciamo cuocere le bistecche a fuoco medio-alto, otto minuti per lato. Il nostro pesce spada piratesco è pronto.
Ecco, dunque, come cucinare bistecche marinate di pesce spada alla maniera dei pirati.