Come creare un portafoglio investimenti prudente

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Quello che si sta delineando all’orizzonte dell’economia reale è un grosso punto interrogativo sempre più grande. Recessione? Oppure occasione di rilancio? Nel caso si sia pessimisti oppure investitori con un profilo di rischio basso, ecco come creare un portafoglio investimenti prudente.

Investire sui mercati azionari

Pil in calo ovunque. Dalla Germania all’Italia passando per gli Usa. L’economia mondiale si trova a dover fare i conti con una situazione mai vissuta prima. L’asso nella manica lo avrà chi riuscirà a reagire prima degli altri e, nel frattempo, a resistere nella tempesta con il minor danno possibile. Poche le certezze per chi tenta di investire sui mercati azionari. Eppure, complici le banche centrali, è lecito pensare a un miglioramento dei mercati nel prossimo futuro. Ma il fatto che le cose, seppur lentamente, possano girare per il verso giusto non significa che si debba abbandonare la cautela. Ecco perché è bene sapere da ora come creare un portafoglio investimenti prudente. Soprattutto se si pensa che l’allentamento delle restrizioni potrebbe essere più lungo e articolato del previsto. Il tutto senza tener conto di una possibile seconda ondata di contagi di cui già si parla e che la Germania sta iniziando a temere da ora.

Come creare un portafoglio investimenti prudente

I consigli della nonna per combattere la febbre sono sempre utili per quanto noti. Allo stesso modo i consigli per riuscire a individuare le tecniche che permettono di capire come creare un portafoglio investimenti prudente sono sempre gli stessi. La prima cosa da guardare in questi casi è la qualità. Nella scelta di un titolo è bene considerare i suoi fondamentali, il suo flusso di cassa e, in caso di dividendo, il payout e la sostenibilità della cedola.

Consiglio degli analisti

Inutile dire che il debito è sempre nemico di un portafoglio prudente. Anche quando si tratta di aziende forti. Un consiglio degli analisti che spesso si legge potrebbe essere quello di guardare ai macro trend del futuro e ai settori di riferimento (ambiente, tecnologia, healthcare ed energie rinnovabili solo per citare i primi). Meglio ancora se, all’interno di questi settori si andranno a considerare le aziende con un vantaggio competitivo sul lungo periodo.