Spesso si dice che gli amministratori di condominio non siano velocissimi nell’intervenire per far riparare danni o comunque per mettere in esecuzione le delibere dell’assemblea. In questi casi bisogna capire come costringere l’amministratore di condominio nullafacente a fare il suo dovere
Intanto bisogna aver chiaro in quali casi l’amministratore ha l’obbligo di intervenire, per non rischiare di pretendere azioni che non rientrano, invece, nei suoi doveri.
L’amministratore ha il dovere di intervenire se una parte comune dell’edificio minaccia di crollare, come un cornicione o un albero. Se invece c’è una caduta di calcinacci dal sottobalcone al terrazzo sottostante si tratta di parti private. Indubbiamente si potrà chiedere all’amministratore di mandare un’impresa edile per il ripristino. Ma sarà una richiesta che deve partire dai due proprietari dei due appartamenti interessati, che potrebbero anche decidere di scegliere un muratore da soli. Si tratta infatti, come detto, di un intervento su parti private.
Come costringere l’amministratore di condominio nullafacente a fare il suo dovere
Partiamo dalla tutela dei beni comuni. L’amministratore deve intervenire se un condomino usa od occupa stabilmente uno spazio comune come se fosse un’area privata. Per esempio perché occupa una parte del giardino con delle sue attrezzatura private. Oppure perché usa l’ascensore comune come un montacarichi privato per fare un trasloco.
Chi può rivolgersi al giudice
Se l’amministratore non fa il suo dovere, ogni condomino, anche da solo, può rivolgersi al giudice per tutelare i propri diritti. In particolare il condomino potrà chiedere la revoca giudiziale dell’amministratore stesso.
In generale nelle sentenze si assiste alla revoca dell’amministratore per gravi violazioni, come quelle che elenchiamo a titolo esemplificativo. Rischia di perdere l’incarico l’amministratore che non presenti il rendiconto o il bilancio annuale. Grave violazione è anche il non attivarsi tempestivamente per il recupero delle quote condominiali, lasciando che i debiti aumentino troppo e troppo a lungo. Per rivolgersi al Tribunale e chiedere la revoca dell’amministratore inadempiente è necessario procurarsi un avvocato. Insieme al proprio legale si potrà valutare se la violazione sia sufficientemente grave da poter chiedere la rimozione dell’amministratore senza aspettare la scadenza naturale dell’incarico. Infatti su queste stesse pagine i lettori sono già stai messi in guardia contro il pericolo di dover risarcire l’amministratore se la revoca dell’incarico non è legittima.