Questo periodo dell’anno è il momento in cui gli alberi cominciano a perdere le foglie dai propri rami. In maniera più ridotta però questo succede anche a noi umani che notiamo dei diradamenti sul nostro cuoio capelluto. Ci sono però dei casi in cui questo fenomeno stagionale è fisiologico ed altri in cui è necessario un intervento esterno. Per questo oggi cerchiamo di fare una distinzione in merito e capire come intervenire sia in un caso che nell’altro. Infatti vediamo come contrastare la perdita di capelli in autunno e quando preoccuparsi secondo la scienza. Vediamo dunque se il nostro caso rientra nella normalità o se invece c’è da correre dal medico.
Cosa fare quando questo fenomeno rientra nella normalità
Iniziamo premettendo che questo fenomeno, se contenuto entro certi limiti, rientra completamente nella norma. Infatti in questo periodo, come in quello primaverile, è normale che i capelli cadano più frequentemente. In entrambi i casi però questa condizione dovrebbe risolversi autonomamente nel giro di circa 6 settimane. L’assottigliamento dei capelli infatti avviene per vari motivi. Il primo è sicuramente lo stress a cui sono stati sottoposti durante l’estate. Infatti il sole e la salsedine sicuramente contribuiscono ad indebolirli. Altrimenti, potrebbe trattarsi di una conseguenza a uno stato psicologico. Se il ritorno alla routine lavorativa fosse stato particolarmente difficile, la perdita dei capelli potrebbe semplicemente essere una reazione. Se ci si ritrova in queste due descrizioni il consiglio più ovvio può essere quello di aspettare che la situazione ritorni come prima. Oppure possiamo rivolgerci ad un parrucchiere o ad un’altra figura esperta per capire come trattare la cute in questi periodi di criticità. Questi potrebbero consigliarci degli integratori, dei prodotti o dei trattamenti specifici a seconda delle nostre esigenze.
Come contrastare la perdita di capelli in autunno e quando preoccuparsi secondo la scienza
Questi suggerimenti ovviamente non sono validi se ci si rende conto che la situazione è fuori controllo. Se il volume solitamente presente sulla nostra testa comincia progressivamente ad assottigliarsi, è meglio correre ai ripari. È meglio quindi rivolgersi ad un dermatologo. Il professionista indicato riuscirà a individuare se si tratta di un problema di origine nutrizionale o ormonale. Nel primo caso basterà integrare nel proprio regime alimentare ciò che manca, nel secondo invece dovrebbero essere necessari più approfondimenti in merito. Le cause però potrebbero anche essere altre. L’Humanitas, infatti afferma che questo cambiamento potrebbe essere imputabile anche a dei repentini cambi di abitudini, come ad esempio diete troppo restrittive. Oppure il vero motivo potrebbe trovarsi all’interno delle proprie cartelle cliniche. Questo stato potrebbe essere indotto dall’assunzione di alcuni medicinali o essere una reazione del corpo a un trauma o a un intervento chirurgico.
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