La frutta a guscio è uno dei cibi base dell’alimentazione. Ciò per l’enorme contributo in termini di proteine, vitamine del gruppo B, di acidi grassi insaturi e polinsaturi, ma anche di sali minerali e di fibre. La frutta secca oleosa, infatti, contribuisce a dare energia pulita al corpo. In aggiunta, fornisce sostanze che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e antiossidanti.
Insomma, la frutta secca è un toccasana ed è bene introdurne una piccola quantità giornaliera nella propria dieta. La domanda è: come riuscire a conservarla al meglio? La frutta a guscio ha di buono che ha una lunga conservazione, anche quando privata del guscio esterno.
Eppure, per mantenerla fragrante e preservane le proprietà, ci sono delle regole da seguire. Soprattutto in vista di possibili attacchi da parte di farfalline e vermetti. Ecco come conservare la frutta secca per averla croccante e proteggerla dai parassiti.
I migliori contenitori
La frutta a guscio è così chiamata perché, a differenza di quella polposa (fichi, datteri, prugne etc) racchiude il seme in un involucro duro. Essa può essere conservata sia intera col guscio, sia sgusciata. Nel primo caso, sarà più facile mantenere le caratteristiche e le proprietà organolettiche. Basta riporre la frutta in un luogo fresco, privo di umidità e fonti di calore.
Qualora la frutta venga privata del guscio per semplificare l’uso, serviranno contenitori adeguati. Plastica e metallo sono altamente sconsigliati poiché è più facile che si formi umidità, condensa e ossidazione. È l’umidità, infatti, che deteriora i semi e fa perdere consistenza e sapore. Sarà meglio, allora, munirsi di contenitori di vetro a chiusura ermetica oppure di sacchetti di stoffa.
I contenitori devono essere conservati lontano da fonti di calore e al buio. La temperatura migliore va dai 15° ai 20°C massimo. La dispensa di pasta, legumi e cereali andrà benissimo.
Come conservare la frutta secca per averla croccante e proteggerla dai parassiti
È da stabilire se la frutta secca a guscio, per essere conservata, debba essere tostata o meno.
In genere, mandorle e noci hanno durata maggiore non tostate e preservano il loro gusto. Le mandorle non private della pellicina marrone si conservano perfettamente per oltre 12 mesi.
Le nocciole, invece, tendono ad ammorbidirsi più facilmente. Per questa ragione, in commercio è difficile trovarle non tostate.
La tostatura, d’altro canto, è un modo per eliminare i possibili insetti e parassiti. Un altro modo per debellarli è congelare la frutta secca in freezer. Bastano un paio di giorni e poi è possibile scongelarla e metterla nei contenitori scelti. È bene che, prima di riporla, venga ben asciugata.