Negli ultimi mesi i risparmiatori hanno assistito ad un proliferare di emissioni obbligazionarie a tasso zero. La particolare congiuntura economica ha infatti abbassato progressivamente i rendimenti di bond e titoli di Stato. Come spesso accade, però, le istituzioni finanziarie hanno applicato per diversi mesi condizioni molto diverse alla clientela. Sui capitali a debito, infatti, le banche hanno pagato interessi irrisori o nulli, pretendendo invece, sulle somme a credito rendimenti importanti. Ora le cose sembrano cambiare, a tutto vantaggio della clientela. In un recente articolo, avevamo analizzato come le imprese potessero ottenere fino a 300.000 euro a tasso zero. Oggi, invece, analizzeremo come comprare casa a tasso zero. Se nel primo caso si trattava di un incentivo statale indirizzato a specifiche categorie imprenditoriali, il mutuo gratuito sarà a disposizione di tutti. Insomma, in questo caso, l’andamento dei mercati finanziari avrà benefici su imprese e famiglie.
Una novità in arrivo dall’Europa
Per sostenere l’economia degli Stati membri, la BCE da anni sta acquistando enormi quantità di titoli di debito pubblici. Questa forma di sostegno comunitaria, detta quantitative easing, ha determinato una situazione mai vista nella storia finanziaria. L’aumento esponenziale della domanda ha depresso i rendimenti di titoli di Stato ed obbligazioni corporate, azzerando di conseguenza il tasso di sconto. In altre parole, le banche di tutta Europa possono ora ottenere denaro dalla Banca Centrale senza pagare alcun tasso. Addirittura, in particolari situazioni, potrebbe essere il creditore a dover pagare il debitore. Questa particolare politica economica spiega come comprare casa a tasso zero grazie a mutui economici come mai era accaduto fino ad oggi. Alcune banche, soprattutto nell’Europa centro-settentrionale, stanno infatti iniziando ad estendere alla clientela “di sportello” la politica dei tassi zero.
Come comprare casa a tasso zero
Il primo Istituto ad inaugurare i mutui immobiliari gratuiti è stata una banca danese, subito seguita da Enti creditizi di altri Paesi. Ad oggi, le politiche di tali banche prevedono una durata massima di vent’anni per i mutui a tasso zero. Ma ben presto potrebbero arrivare durate più lunghe e questi prodotti potrebbero arrivare anche nel nostro Paese. I Paesi storicamente più virtuosi scontano da sempre tassi molto più bassi di quelli italiani. Le ultime emissioni del MEF potrebbero però far scendere a zero anche i tassi praticati ai consumatori italiani. Per capire come comprare casa a tasso zero, bisogna infatti osservare l’andamento della curva dei tassi dei titoli di Stato. L’attuale trend ulteriormente ribassista potrebbe riservare sorprese interessanti per i consumatori italiani interessati ad accendere un mutuo. Con conseguenze molto positive per l’intera economia del nostro Paese.