Quante volte ci sarà capitato di fare spese importanti nell’acquisto di beni di lunga durata come componenti d’arredo e trovare alla consegna delle sgradite soprese. Anomalie o difformità rispetto a quanto avevamo richiesto o addirittura difetti.
Per i nostri Lettori di Proiezionidiborsa facciamo riferimento ad una fonte autorevole che fa leva sull’Unione Nazionale Consumatori per capire come comportarci quando ci vengono consegnati mobili nuovi difettosi. Quali sono i nostri diritti e cosa possiamo fare da un punto di vista legale.
Di chi è la responsabilità
Chiariamo innanzitutto che se appena comprato un mobile scopriamo difetti nella fase di montaggio, la responsabilità cade sul venditore fino a due anni dalla data di acquisto.
Parliamo di una garanzia legale di cui abbiamo diritto come consumatori ogni volta che tra il prodotto visto in esposizione e quello consegnato, ci sono delle discordanze. Spesso i difetti emergono appena eseguiamo il montaggio e da lì inizia un interminabile rimbalzo di telefonate e presunte responsabilità che pare non aver mai fine né soluzione.
Come comportarci quando ci vengono consegnati mobili nuovi difettosi
Per metterci al sicuro, l’Unione Nazionale Consumatori ci consiglia di denunciare il difetto riscontrato in forma scritta.
Dobbiamo redigere e inviare tutto quanto riscontrato a mezzo lettera A/R o via email (meglio se certificata) o tramite fax. Importante agire entro due mesi dalla data in cui abbiamo constatato il difettuccio.
Cosa prevede la garanzia
Tra i documenti che ci vengono consegnati e che spesso perdiamo, o consideriamo poco utili, c’è la garanzia, che è bene conservare per due anni. Se non la riceviamo, dobbiamo chiederla perché è un nostro diritto ed è obbligatoria per legge. Inoltre “non è derogabile, cioè non subisce eccezioni e può essere fatta valere dal consumatore direttamente nei confronti del venditore (e non del produttore)”.
I nostri diritti
Se riusciamo a far valere la garanzia, abbiamo diritto alla riparazione del mobile o alla sua sostituzione senza dover erogare spese aggiuntive. Se poi il venditore non provvede, possiamo chiedere la risoluzione del contratto.
Quindi il fulcro della fastidiosa vicenda che può capitare nella fase di consegna, è la lettera scritta con esposizione del difetto riscontrato. Diversamente allunghiamo solo i tempi utili per esercitare i nostri diritti e rischiamo di non raggiungere il risultato desiderato pur avendo pagato tutto.