È giunto il momento di pagare un creditore o di fare una donazione e preferite servirvi dell’assegno bancario. Tuttavia, al momento della compilazione, vi assalgono numerosi dubbi circa il corretto inserimento dei dati. Come compilare un assegno bancario? Rischio di perdere i miei soldi se commetto un errore? Vediamo insieme come procedere per non incappare in errori né farsi assalire dall’incertezza.
Ogni assegno prevede delle aree specifiche da compilare
Come molti sapranno, ogni istituto bancario fornisce un apposito blocchetto di assegni al proprio correntista qualora questi ne faccia richiesta. Ciascun blocchetto ha delle specifiche caratteristiche grafiche e cromatiche che lo contraddistinguono ma nella sostanza resta lo stesso. Questo vuol dire che, ogni assegno riporta degli spazi “vuoti” da compilare che sono sempre gli stessi. Per non rischiare di commettere errori che ne compromettano la validità, è opportuno sapere come compilare correttamente un assegno bancario.
I dati da raccogliere prima della compilazione
Prima ancora di cominciare con la compilazione, è bene assicurarsi di essere in possesso di tutti i dati dell’intestatario. In particolare, occorre sapere:
- il giusto importo da inserire: l’importo deve essere corretto e non riportare cifre approssimative. Se, ad esempio, dovete pagare un fornitore che vi sta consegnando una fattura, allora è bene ricordare che l’importo dell’assegno deve corrispondere fino all’ultimo centesimo a quello segnato in fattura;
- nome del beneficiario: se si tratta di una persona fisica, va inserito il nome e cognome. Se, invece, si tratta di un’azienda o un fornitore, va inserito il nome con cui l’azienda è registrata (solitamente, questo dato è reperibile sulla pro-forma della fattura che molti fornitori rilasciano prima del pagamento);
- nome dell’intestatario del conto corrente.
Cosa inserire in ogni campo
Una volta acquisiti questi dati, si potrà procedere alla compilazione dei vari campi. È importante rammentare che nel caso in cui l’importo superi il valore di mille euro, sull’assegno va specificata la clausola “non trasferibile”. Sugli assegni di importo inferiore, invece, si può scegliere o meno la trasferibilità.
Vediamo adesso come vanno compilati tutti i campi:
Luogo: qui va scritto il nome del Comune o città in cui l’assegno viene compilato. L’indicazione del luogo è importante perché determina i limiti temporali per l’incasso. Se il luogo è lo stesso in cui ha sede la banca, allora si tratta di un assegno “su piazza” ed è possibile incassarlo entro gli 8 giorni successivi. Al contrario, se il luogo è differente, allora è “fuori piazza” ed i giorni possibili per l’incasso diventano 15;
Lì: indica la data della compilazione. È bene ricordare che tale informazione indica la data a partire dalla quale l’assegno è valido;
Importo in cifre numeriche: solitamente, sempre nel primo rigo in alto va inserito l’importo in cifre numeriche;
Importo letterale: su questo rigo, va inserito l’importo dell’assegno questa volta in caratteri alfabetici seguiti dal simbolo / a cui seguono i centesimi riportati in forma numerica (es: centoventidue/23 per indicare un assegno di importo pari a € 122, 23);
Nome del beneficiario: in questo caso vanno seguite le indicazioni riportate sopra circa il nome dell’intestatario;
Firma: in questo campo va apposta la firma del compilatore dell’assegno, nonché titolare del conto corrente a cui l’assegno è associato.
Tagliandino: nella sezione dedicata al tagliandino, vanno riportati i dati riconducibili all’assegno emesso. In particolare, data, beneficiario, importo in cifre numeriche e causale (la ragione del pagamento).
Seguendo queste istruzioni, saprete come compilare correttamente un assegno senza il timore di sbagliare o commettere inutili errori.