Quello che vi illustreremo nelle prossime righe è come avere un flusso di reddito annuo del 9% garantito dallo Stato. E versato direttamente sul conto corrente. E’ un investimento che tutti possono fare, perché semplicemente si tratta di comprare un titolo di Stato. Ecco come funziona.
Come avere un flusso di reddito annuo del 9% garantito dallo Stato. E versato direttamente sul conto corrente
Come avere un flusso di reddito annuo del 9% garantito dallo Stato. E versato direttamente sul conto corrente? Molti parcheggiano i propri risparmi sul conto corrente, o su un conto di deposito, con rendimenti spesso ridicoli, a volte negativi. E non riflettono che c’è un modo migliore per mettere al sicuro i soldi, ottenendo anche un flusso cedolare annuale costante. Godendo, cioè, di un pagamento in denaro direttamente sul conto corrente da parte dallo Stato. Stiamo parlando di obbligazioni governative a tasso fisso, per la precisione di BTP.
I Buoni del Tesoro Poliennali ogni anno pagano interessi pari al valore della cedola. L’ammontare in denaro della cedola viene versato direttamente sul conto corrente di chi detiene il titolo di Stato. Sul mercato MOT sono quotati moltissimi BTP con scadenza diversa e con cedole di vario valore. L’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa ha scovato un Buono del Tesoro Poliennale con una cedola annua del 9%.
Investire in un BTP che ha una cedola annua del 9%
Come avere un flusso di reddito annuo del 9% garantito dallo Stato? Il titolo di Stato in questione è un BTP con scadenza nel novembre 2023 (Isin: IT0000366655). Emesso nel lontanissimo novembre del 1993. Allora i tassi di interesse in Italia erano molto più alti di quelli attuali. Si spiega così la cedola del 9%, che viene pagata semestralmente con due cedole del 4,5%, una l’1 novembre e l’altra il 1° maggio.
Attenzione. La cedola del 9% non significa che il rendimento effettivo sia del 9%. Acquistando il bond adesso e detenendolo fino alla scadenza, il rendimento medio annuo dell’investimento sarà dello 0,33%. Perché? Perché il valore attuale del BTP è di 128,5 centesimi, ma a scadenza verranno rimborsati 100 centesimi. La perdita in conto capitale sarà quindi di 28,5 centesimi, compensata dalle cedole annuali del 9% (ne rimangono 3 annuali e una semestrale).
A chi conviene?
Può convenire investire in questo titolo di Stato a chi ha dei risparmi che non vuole lasciare sul conto corrente. Un risparmiatore che cerca uno strumento sicuro e liquido e che magari gli offra un flusso cedolare annuale rilevante.
Ma può anche essere adatto ad un investitore che vuole fare una operazione speculativa. Si tratta di puntare sull’aumento dei prezzi del BTP e contemporaneamente ricevere il rendimento delle cedole. La scommessa è di un possibile rialzo delle quotazioni nei prossimi mesi, grazie al calo dello spread tra BTP e Bund.
L’obbligazione a gennaio quotava 134 centesimi circa e a settembre del 2019 valeva 136 centesimi. Valori a cui il BTP potrebbe riavvicinarsi nel prossimo futuro. Si potrebbe acquistare adesso e rivenderlo tra 12 mesi, incassando la cedola e magari una valorizzazione del prezzo.
Approfondimenti
Per i nostri titoli di Stato, potrebbe essere alle porte una stagione di rialzo dei prezzi. Scopri perché leggendo questo articolo