Come andare in pensione 7 anni prima: cos’è l’isopensione e come funziona

Inps

Come andare in pensione 7 anni prima?

La Legge Monti–Fornero ha introdotto la cd. isopensione tra i possibili canali di accesso al pensionamento anticipato.

L’isopensione nota anche come esodo dei lavoratori anziani e’ uno strumento che consente ai lavoratori vicini alla pensione di ritirarsi in anticipo.

Non tutti i lavoratori possono accedere all’incentivo all’esodo Fornero, infatti, è attivabile solo dai dipendenti del settore privato.

Consente un anticipo dell’età pensionabile fino a 7 anni per il trienno 2018-2020 e fino a 4 anni per il 2021.

Quali sono i requisiti per accedere all’isopensione

Affinchè questo scivolo pensionistico sia applicabile è necessario che:

1.l’azienda occupi mediamente più di 15 lavoratori subordinati

  1. l’azienda sottoscriva un accordo siglato con le organizzazioni sindacali

L’accordo deve essere validato dall’INPS cui spetta il compito di verificare il rispetto di tutte le condizioni previste dalla normativa in materia, compresa la consistenza organica dell’azienda.

Una volta raggiunto l’accordo sindacale, il datore di lavoro invia la domanda all’INPS, unitamente a una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità per gli anni di incentivo.

Come andare in pensione 7 anni prima?  Come funziona l’isopensione

La normativa di riferimento è la Legge 205/2017.

La peculiarità dell’isopensione è che l’intero carico finanziario poggia sull’azienda.

Il meccanismo di questa misura di pensionamento anticipato è il seguente: il dipendente smette di lavorare, ma il datore di lavoro continua a corrispondergli per l’intero periodo che intercorre tra l’esodo e la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, un assegno di importo corrispondente a quello del trattamento di pensione maturato.

L’assegno che il datore corrisponde al lavoratore con l’isopensione è pari all’importo della pensione che spetterebbe a quest’ultimo al momento della cessazione del rapporto di lavoro, ma non comprende la contribuzione correlata che il datore versa per gli anni dello scivolo.

Sarà comunque l’INPS a erogare la prestazione al lavoratore, pur essendo questa finanziata dal datore di lavoro.

Dal punto di vista fiscale, la prestazione è soggetta a tassazione ordinaria e non è reversibile, fatto salvo il diritto dei beneficiari di riscuotere la pensione indiretta nel caso di decesso del beneficiario.

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