Combatti lo stress con la fangoterapia. Perchè? Le terme sono una meta molto gettonata in questa estate post lockdown. La fangoterapia, insieme con le inalazioni è la cura più praticata da chi accede alle stazioni termali. Ma quali sono le applicazioni più benefiche che possiamo prenotare in stazioni termali famosissime come Abano, Ischia, Salsomaggiore, Tabiano, Bormio? Oppure Cervia, Brisighella, Saturnia, Benevento? Ecco una piccola guida curata dagli esperti della nostra redazione benessere.
Le applicazioni al viso
Le applicazioni dermo-cosmetologiche di fango al volto sono indicate per ridurre la seborrea di pelli grasse o di pelli miste. Questi trattamenti famosi negli Anni Novanta, oggi sono integrati e completati dall’impiego di una consistente gamma di creme e altri prodotti cosmetici, ricavati di solito dalle acque termali sulfureo-salsobromoiodiche.
I trattamenti anticellulite
Nell’ambito dell’estetica però, negli ultimi tempi la fangoterapia si usa per far regredire e scomparire gli edemi della cellulite di primo grado. E favorire addirittura la perdita di peso.
Il fango viene distribuito sulla faccia interna e superiore esterna delle cosce, a livello dei glutei. E nella parte basse dell’addome e nella parte superiore esterna delle braccia e del dorso.
Il fango che è alla temperatura di 48 gradi, resta a questa temperatura per 20 minuti circa, poi si passa al bagno e alla reazione sudatoria. Per vedere gli effetti di un trattamento di fanghi non si dovrebbe scendere sotto le 6 applicazioni. Il numero ideale di sedute per la funzione anticellulite sono 12. Insieme a massaggi, linfodrenaggi e percorsi vascolari.
Combatti lo stress con la fangoterapia
Il fango è però utilizzato anche per il rilassamento psicofisico, sempre a una temperatura di 48 gradi. L’applicazione antistress dura 15 minuti: segue un bagno termale in vasca di 10 minuti e una reazione sudatoria su lettino di 15 minuti. Il fango viene distribuito uniformemente sui distretti muscolari della schiena e degli arti, in strati più sottili rispetto a quelli delle normali applicazioni estetiche o terapeutiche. Per evitare il piccolo stress psicologico dovuto alla distribuzione del fango su tutto il corpo e l’impacchettamento in telo e coperta, si lasciano libere le i gomiti e le ginocchia. L’ottenimento della distensione muscolare si ottiene anche con un singolo fango, seguito da un buon massaggio rilassante.