COINCIDENZE CICLICHE E DETERIORAMENTO DEL QUADRO TECNICO

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COINCIDENZE CICLICHE E DETERIORAMENTO DEL QUADRO TECNICO

 

INTERVISTA  A Dott. GIAN PIERO TURLETTI

SU COSA SI BASA IL CONCETTO DI COINCIDENZA CICLICA?

Sostanzialmente, possiamo parlare di coincidenza ciclica, quando diversi mercati si trovano su potenziali setup di svolta contemporaneamente, o quando sullo stesso mercato si trovano contemporaneamente diversi setup.

Questo rende più probabile un’inversione di tendenza,  soprattutto se avvalorata da un determinato quadro di rapporti in ottica di intermarket analisys.

 

COME SI COLLEGA LA COINCIDENZA CICLICA CON IL DETERIORAMENTO DEL QUADRO TECNICO E COME SI RAPPORTA, IL TUTTO, ALLA SUA VIEW DEI MERCATI?

A mio avviso, possiamo parlare, anche sulla base di determinati setup di potenziale top, di un deterioramento del quadro tecnico, sia sui principali mercati azionari, che sul rapporto euro/dollaro e sull’obbligazionario.

Tutti tasselli di un quadro composito che va monitorato con attenzione.

In alcuni casi, possiamo già parlare di inversione ribassista di medio termine, ed in altri casi di inversione di breve.

Il tutto va quindi considerato, per taluni mercati, come potenziale alert di un più consistente ribasso di medio/lungo, che richiederà specifiche conferme, senza le quali la struttura di fondo permane tuttora rialzista.

Anche in questa evenienza, questo quadro si concilia  comunque con un rialzo azionario di lungo che vede un top nel 2017, ipotizzando un ribasso di circa un anno, ipotesi comunque tuttora da confermare.

Un quadro previsionale che vede un ribasso compreso tra 2013 e 2014 è peraltro del tutto conforme ai frattali previsionali di proiezionidiborsa.com.

Anche il Top or bottom, del resto, indica un potenziale setup e comunque anno con un elevato potenziale ribassista nel 2014 sui principali mercati azionari.

 

PUO’ SPIEGARCI DA DOVE PARTE IL SUO RAGIONAMENTO DI UN DETERIORAMENTO PROGRESSIVO?

A parte le indicazioni di setup dianzi citate, innanzi tutto dal mercato azionario USA che, come noto, è fortemente correlato agli altri mercati azionari, soprattutto in caso di ribasso.

Osservando, in particolare, un grafico di lungo termine dello S & P 500, risulta evidente come le quotazioni abbiano ormai raggiunto una resistenza dinamica di lunghissimo termine, congiungente precedenti massimi di lungo e parallela ad un supporto dinamico di lunghissimo termine.

Quadro, quindi, in progressivo deterioramento, unitamente ad indicazioni algoritmiche di conferma ribassista.

Sul time frame mensile va rilevata la posizione del Trend prediction, in posizione ciclica ribassista, ed anche sistemi trend following denotano un quadro sostanzialmente ribassista.

In particolare, il signal indicator è short al 66% sia sul time frame giornaliero che su quello settimanale.

Questo, ripeto, non significa ancora ribasso di lungo, in quanto questo andrebbe confermato dalla rottura di determinati supporti, ancora inviolati.

 

ESISTONO ULTERIORI CONFERME AL QUADRO DI DETERIORAMENTO TECNICO?

Direi di si, anche in Europa.

In particolare, l’indice Dax denota, sul piano grafico, una situazione del tutto analoga all’indice USA.

Inoltre, il signal indicator è per 2 terzi ribassista sul time frame giornaliero.

Possiamo quindi notare una posizione di coincidenza ciclica, come spiegavo poco fa, tra indice USA e Dax.

Su resistenze di lunghissimo termine entrambi, unitamente a segnali ribassisti del signal indicator.

Peraltro in posizione entrambi di inversione ribassista, segnalata dal Trend prediction su time frame mensile e settimanale.

 

E PER QUANTO CONCERNE FTSE MIB ED EUROSTOXX?

La situazione tecnica di questi due indici si rivela decisamente migliore, intanto perché, a differenza di Dax ed indice USA, non si segnalano inversioni ribassiste, al momento, sul signal indicator.

Tuttavia entrambi questi indici sono caratterizzati da un’impostazione ribassista sul time frame mensile del Trend prediction ed in posizione di probabile massimo ciclico su time frame settimanale, ulteriori coincidenze cicliche che si vanno comunque ad aggiungere a quotazioni in coincidenza/prossimità, anche per entrambi questi indici,  di resistenze di lungo e lunghissimo termine.

Un peggioramento dell’impostazione del signal indicator deteriorerebbe ulteriormente il quadro tecnico.

 

CI SONO ALTRI TASSELLI CHE DEPONGO PER UN QUADRO IN PROGRESSIVO DETERIORAMENTO?

Intanto il rapporto euro/dollaro:

le quotazioni, dopo aver raggiunto una resistenza dinamica di medio/lungo termine, hanno invertito direzione, con un trend ora ribassista per due terzi sul signal indicator giornaliero, e con indicazione ribassista anche sul Trend prediction giornaliero.

Ma non dobbiamo dimenticare l’importanza assunta dal mercato obbligazionario.

 

A COSA SI RIFERISCE?

In particolare al quadro tecnico del btp future, che è stato caratterizzato da una sovraesposizione ciclica.

Intendo con tale espressione un trend in cui il prezzo corre più velocemente del tempo, raggiungendo prima del previsto un top o un bottom di rilievo, così da invertire trend prima del previsto e, per reazione, esprimere in caso di precedente ribasso un rialzo di una certa consistenza, e viceversa in caso di precedente rialzo.

In particolare, nel caso del btp future, era proiettabile, graficamente, un bottom di medio termine per la prima/seconda settimana di agosto.

I corsi, invece, hanno raggiunto il bordo inferiore del canale ribassista, in cui erano inseriti dallo scorso maggio,  prima del previsto, raggiungendo il bottom nel mese di giugno, bottom da cui è poi partita una reazione rialzista, comunque in coincidenza con un setup del Tor or  bottom.

La settimana appena trascorsa si trovava quindi in coincidenza di un setup temporale che, previsto come bottom, è stato probabilmente di top, unitamente alla scadenza di un importante setup temporale del Top or bottom.

Infatti le proiezioni di determinati setup mantengono intatta la loro valenza, potendo, soprattutto in casi di precedente sovraesposizione ciclica, invertire la loro polarità.

In tal senso, il setup previsto graficamente come bottom è stato probabilmente di top, e la settimana appena trascorsa coincideva con un setup comunque previsto come top dal Top or bottom.

E proprio nel corso della settimana sono intervenuti segnali di inversione ribassista, peraltro anticipati dal Trend prediction.

In particolare, è stata rotta al ribasso la configurazione cuneiforme, che sosteneva le quotazioni sin dal minimo di giugno, configurazione che peraltro, nella maggior parte dei casi, assume significato puramente correttivo di un trend ribassista.

La visione generale che pare derivare dalle quotazioni del btp future, è quindi quella di un trend ribassista che dopo aver espresso un’onda A ribassista, ed un’onda B di correzione, sta ora accingendosi ad esprimere un ulteriore impulso C ribassista.

 

E PER QUANTO CONCERNE IL BUND FUTURE?

Continua la dinamica ribassista in corso, già preventivata con largo anticipo.

 

IN CONCLUSIONE, QUALE QUADRO COMPLESSIVO SE NE RICAVA?

Complessivamente, un quadro di ribasso anche di medio termine, per alcuni mercati, mentre per altri, in particolare Ftse mib ed Eurostoxx, un quadro al momento di puro alert che va progressivamente monitorato anche e sopratutto tramite il signal indicator.

Parlerei di un quadro complessivamente deteriorato.

Ancora presto parlare comunque, anche per gli indici USA, di ribasso di lungo, fin tanto che determinati livelli supportivi reggono.

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