In questo periodo storico trovare titoli azionari impostati al rialzo è molto difficile. D’altra parte l’indice di Piazza Affari, dopo aver toccato valori che non vedeva dal 2008, ha iniziato un ribasso che fino alla chiusura del 3 marzo ha portato a una discesa di oltre il 15%. In questo contesto Coima Res è un titolo azionario che potrebbe fare meglio del mercato in questo periodo di forti turbolenze.
Come si vede dal grafico, infatti, l’impostazione a livello settimanale è saldamente rialzista. C’è, però, un forte ostacolo in area 8,22 euro che potrebbe rallentare, se non addirittura fare invertire, la tendenza in corso. Questo livello è particolarmente importante in quanto corrisponde al massimo precedente segnato all’inizio del 2020.
La rottura di questo livello in chiusura settimanale, quindi, potrebbe dare un forte impulso rialzista con le quotazioni che potrebbero dirigersi verso gli obiettivi più probabili indicati in figura dalla linea rossa. Il più vicino di tutti passa per area 9,46 euro e corrisponde al I obiettivo di prezzo. La massima estensione di questo potenziale rialzo, poi, passerebbe per area 15,95 euro (III obiettivo di prezzo).
Viceversa, una chiusura settimanale inferiore a 7,45 euro potrebbe favorire un’inversione di tendenza che avrebbe come obiettivo più probabile area 7,06 euro. È interessante notare che già in passato questo livello ha giocato un ruolo molto importante per il titolo sia come resistenza che come supporto. Quanto accadrà nelle sue prossimità, quindi, potrebbe avere un forte impatto sul futuro del titolo. In particolare, la sua rottura in chiusura di settimana potrebbe favorire un’accelerazione ribassista verso area 5,90 euro, prima, e area 4,75 euro, poi.
Secondo gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è mantenere con un prezzo obiettivo che esprime una sopravvalutazione del 17% circa.
Coima Res è un titolo azionario che potrebbe fare meglio del mercato in questo periodo di forti turbolenze: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Coima Res (MIL:CRES) ha chiuso la seduta del 3 marzo a 7,90 euro in ribasso del 3,66% rispetto alla seduta precedente.
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