La Coca-Cola è una delle bevande più diffuse e amate al mondo. Pochi, però, sanno che nella versione originale di questo drink era contenuta una sostanza al giorno d’oggi proibitissima, ma al tempo popolare. Volete sapere quale è la relazione tra Coca-Cola e sostanze proibite, la storia stupefacente della bevanda più amata nel mondo? Continuate a leggere e lo scoprirete presto.
Le origini della Coca-Cola
La Coca-Cola nasce negli USA nel 1886 come medicinale contro la stanchezza e il dolore alla testa. Questa famosa bevanda nasceva come variazione del Vin Mariani, drink creato infondendo le foglie di un piccolo arbusto amerindo nel vino.
Nel tempo l’alcool venne sostituito con delle noci di cola. Mentre il principio attivo della foglia in infusione venne abbandonato nel tempo. Per quanto privata dei principi attivi, il sapore della foglia da infusione rimase una caratteristica importante della Coca-Cola. A fine ‘800 la ricetta del prodotto venne venduta ad un industriale newyorkese che la trasformò negli anni nel prodotto di massa che tutti conosciamo.
Ma quale era il primo ingrediente della ricetta originale?
Coca-Cola e sostanze proibite, la storia stupefacente della bevanda più amata nel mondo.
L’elemento infuso, nella prima versione della Coca-Cola, non era altro che una foglia di coca, pianta da cui si estrae la cocaina. A fine ‘800 tale pianta era, infatti, diventata famosa in Europa, utilizzata in medicinali e bevande energizzanti.
Dall’unione dei termini “cocaina” e “cola” nascerebbe il famoso marchio Coca-Cola. Al giorno d’oggi la foglia è sostituita dall’aroma no.7. Questi è un elemento chimico ricavato dagli estratti della foglia di coca privati dei principi psicotropi. La mancanza di questi principi priva la bevanda dei suoi effetti stupefacenti ma mantiene intatto il sapore della ricetta originale.
Ecco, dunque, spiegata la relazione tra Coca-Cola e sostanze proibite. La storia stupefacente della bevanda più amata nel mondo.