Clima e ambiente: la Germania investe

clima e ambiente

La Merkel dà il via alla grande manovra tedesca su clima e ambiente.

Sollecitata da Mario Draghi a utilizzare il proprio surplus per riattivare la propria economia  in chiara difficoltà la Germania ha inizialmente risposto stizzita al Presidente della BCE.

Passata la rabbia per la frustrazione di vedere criticata la propria politica della tirchieria ora la Merkel ha indirizzato il proprio governo vero una mega manovra da decine e decine di miliardi su clima e ambiente.

Così facendo la Germania si è posta un nuovo importante obiettivo: ridurre le emissioni di gas del 55% in dieci anni.

Di seguito rendere sempre più pulita l’aria respirata dai propri cittadini.

Clima e ambiente il piano tedesco fino al 2030 e senza debiti

Per raggiungere questo prezioso scopo il governo tedesco guidato dalla Cancelliera Angela Merkel ha deliberato l’ambiziosissimo Piano per il clima 2030 che inizialmente prevede misure per 50 miliardi di euro fino al 2023.

Per la verità da alcune fonti si parla addirittura di 100 miliardi.

E’ evidente dunque come le cifre non siano ancora ufficiali.

Tra l’altro ora dopo la delibera governativa il testo dovrà passare dal parlamento di Berlino.

Interessantissimo l’aspetto che stando alle  indiscrezioni di stampa, pare certo che il Piano clima 2030 non prevedrà debiti, pertanto il bilancio federale manterrà l’agognata regola del pareggio….

Come fare per mantenere il pareggio di bilancio?

Ma se il piano su clima ed ambiente è così ambizioso e …costoso, come farà la Germania a mantenere il pareggio di bilancio?

Semplice, aumentando le voci di costo dei prodotti o servizi ritenuti inquinanti.

A cominciare dalla benzina!

Il nuovo Piano clima approvato dal governo tedesco ha infatti definito come aspetto cardine  un nuovo tariffario per le emissioni di Co2, ovvero di anidride carbonica, partendo dai settori di trasporti ed edilizia.

Per esempio la benzina aumenterà in progressione da 3 a 10 centesimi di euro.

Piano clima ed ambiente: coi rincari scatteranno incentivi

Ma il piano non è certamente fondato soltanto su un aumento di prezzi.

Anzi proprio questi aumenti sono finalizzati al raggiungimento dell’obbiettivo suddetto.

Infatti oltre a garantire nuove entrate allo stato si ipotizza di abbassare il prezzo dell’elettricità oltre a garantire incentivi a chi ristrutturerà la propria casa.

Proprio per chi migliorerà la propria abitazione pare che saranno previsti dei sussidi per poter realizzare nuove finestre, migliorare l’isolamento termico e anche per mettere in opera sistemi di riscaldamento che abbiano un basso impatto ambientale.

Si parla poi di importanti incentivi sull’acquisto di auto elettriche e ovviamente è prevista la messa in opera di  più stazioni di ricarica.

Si ipotizza che passare da un modello diesel a un modello elettrico vedrà lo stato intervenire fino al 40% del prezzo d’acquisto della nuova auto!

Anche sui voli  aerei, come risaputo,  fortemente inquinanti saranno imposte e tasse più alte.

Nel contempo verrà abbassata l’IVA sui biglietti del treno ritenuto il mezzo di trasporto meno inquinante.

Visti i maggiori costi della benzina lo stato poi darà un sostegno ai pendolari.

Abbiamo spesso criticato la Germania, stavolta ci sentiamo di farle un pauso, potrebbe essere un modello da imitare.

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