Cina il nuovo malato: si rischia una crisi sistemica con effetti mondiali.Capiamone il perchè.
Il Covid-19 cambierà il modo di vedere il mondo, saremo più stretti e più paurosi, almeno per alcuni anni.
La crisi economica scatenata da questa epidemia avrà effetti almeno fino al 2023, ormai si deve dire la verità.
Lo stesso debito pubblico e privato che nel 2019 era arrivato al 322 per cento del PIL globale, crescerà a dismisura.
I debiti statali andranno oltre i livelli di sostenibilità?
Per le economie avanzate, il debito sarà prima o poi riassorbito, per le economie in via di sviluppo sarà un vero problema.
I grandi investitori si stanno già ritirando da quei paesi che hanno visto le loro monete crollare a causa della epidemia.
L’Italia, grazie all’euro, per adesso non ha questi problemi.
I paesi poveri e senza riserve valutarie riusciranno a pagare i propri debiti?
Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale stanno, anche loro, cercando di aumentare la liquidità concedendo prestiti.
Questi istituti internazionali stanno cercando di ridurre il monte interessi o di post datare alcuni rimborsi per evitare il default di questi paesi.
La Cina, che ha concesso numerosi prestiti ai paesi in via di sviluppo, in che situazione è?
Cina il nuovo malato: si rischia una crisi sistemica con effetti mondiali
Questo paese ha ricevuto numerosi prestiti a basso interesse circa 1% e a sua volta ha prestato questi soldi a tassi maggiorati ai paesi in via di sviluppo in particolare in Africa.
Il gigante giallo, per adesso, fa orecchie da mercante e non intende seguire le indicazioni del FMI che suggerisce di alleggerire il debito verso i paesi più poveri.
Molti di questi paesi hanno già mutuato il loro PIL futuro in favore della Cina alla quale già devono importanti cifre per rimborsi di prestiti ricevuti.
Il loro futuro sarà assolutamente legato a questo grande paese, e alla democrazia in generale cosà succederà ?
La Cina è un colosso economico ma non è un paese a democrazia occidentale, esportando il suo modello economico esporterà anche il suo modello politico.
Per adesso il partito comunista cinese ha deciso che lo sviluppo a due cifre, almeno per l’anno 2020, deve essere accontentato. Saranno ben lieti di raggiungere un PIL appena sopra lo zero per quest’anno.
La grande produzione manifatturiera cinese che sbocchi potrà avere se le commesse occidentali caleranno e i paesi in via di sviluppo non potranno assorbire la eccedenza di produzione ?
La Cina si sta trovando in una grande crisi da sovrapproduzione, per un po’ di tempo, questa potrà essere immagazzinata e i livelli produttivi leggermente ridotti, ma poi?
Anche in Cina disoccupazione, fallimenti e chiusure di fabbriche?
Manifestare è un reato in Cina, quando milioni di cinesi si troveranno a spasso cosa succederà?
Il cinese è mite e remissivo e accetta la “democrazia” che scende dall’alto, ma il suo Governo non potrà tirare la corda per molto tempo, con lo sviluppo economico sono entrate anche numerose nuove idee.
Hong Kong, con il suo statuto speciale, è ancora una spina nel fianco. Come saranno risolti questi problemi? Con vie democratiche o con altri strumenti?
Se la Cina per risolvere i suoi problemi interni costringerà i paesi più poveri a rispettare gli impegni sul proprio debito, la disoccupazione dilagherà nel terzo mondo e milioni di disperati cercheranno rifugio nella zattera Europa.
Se i governi non sapranno prendere i provvedimenti migliori speriamo di non far la fine della zattera della medusa.