A rompere una maiolica occorre un secondo. Raccogliere i cocci e ripristinare il composito disegno iniziale è impresa ardua se non impossibile. Così quasi non rimane altro che fare la conta dei danni e cercare di capire dove finisce e quali effetti produce ognuno del pezzo frantumato. È la metafora migliore che scatta nella mente dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. Che adesso è diventata minaccia verso gli Stati Uniti da parte della Russia. E per riflesso la Cina è in allarme. Non foss’altro per la questione di Taiwan, per alcuni versi paragonabile alla posizione russa verso l’Ucraina. Apprendiamo dalle agenzie che la Cina nelle ultime ore avrebbe tolto il telone di copertura dalle armi nucleari. Ma quali Paesi hanno armi atomiche nel garage?
Ordigni nucleari nel Mondo
Secondo riviste di settore che trovano fonte nell’ARMS Control Association (ACA), all’inizio del 2022, nove Paesi al Mondo avrebbero circa 13mila armi nucleari. Duemila sarebbero già pronte all’uso. Sul podio ci sarebbe proprio la Russia con 5.977 armi nucleari. Al secondo posto ci sarebbero gli States con 5.428 ordigni. A seguire avremmo la Cina, la Francia, il Regno Unito. Ancora il Pakistan, l’India, Israele e la Corea del Nord. Apprendiamo anche che Cina e Usa rafforzano il nucleare. Sembrerebbe infatti che i due contendenti stiano prestando attenzione al fortino in chiave di ammodernamento e incremento delle quantità disponibili. Ovviamente le stime ufficiali sono di difficile definizione perché ogni Paese ha una sorta di segreto Nazionale sull’argomento. Da qui l’uso obbligato del condizionale.
Cina e Usa rafforzano il nucleare, quanti e quali Paesi dispongono di armi atomiche e il ruolo dell’Italia
Cerchiamo di capire l’Italia com’è messa. Non possediamo armi nucleari e non ne produciamo. Tuttavia, la faccenda ci riguarda molto da vicino e ci coinvolge in pieno. Sul nostro territorio, infatti, sono presenti ordigni nucleari americani perché facciamo parte del programma di condivisione nucleare della NATO. Nella nostra Penisola gli ordigni in questione si troverebbero ad Aviano nel Friuli-Venezia Giulia e a Ghedi in provincia di Brescia. Quindi se la logica non ci inganna nell’ipotesi remota di un attacco contro gli Stati Uniti, il nostro territorio sarebbe coinvolto. La Russia minaccia, probabilmente solo per spaventare e frenare gli animi bellicosi. Biden che finora ha sempre spinto i Paesi vicini all’attacco rimanendo protetto nella lontana Casa Bianca, potrebbe reagire. Non ci rimane che confidare nell’arrivo tempestivo del 9 maggio. Data presunta della fine del conflitto.
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