A cura di Gian Piero Turletti
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Come noto, in analisi tecnica, per forza relativa si intende un indicatore che considera il rapporto tra un indice (o titolo, commoditie, ecc) ed altro asset quotato (altro titolo, indice…).
Se la forza relativa è positiva, significa che il titolo oggetto di analisi è più forte dell’elemento confrontato.
Questo non significa che il secondo asset sia necessariamente negativo.
Ad esempio potrebbero essere impostati entrambi al rialzo, ma il primo corre più del secondo.
La forza relativa consente, quindi, di scegliere su quale asset puntare, e durante un periodo di forza relativa positiva o negativa, questo non significa, quindi, necessariamente che l’asset prescelto vada solo al rialzo o al ribasso.
Ad esempio, il Dow Jones, confrontato con l’oro, ha avuto un lungo periodo di forza relativa negativa, in cui però si sono alternati mercati toro ed orso, ma procediamo con ordine.
L’aspetto più interessante della forza relativa, per gli amanti dei cicli, è che presenta, almeno su taluni assets, lunghi periodi al rialzo o al ribasso.
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Relatori: Gerardo Marciano, Gianluca Braguzzi, Gian Piero Turletti
Giovedì 21/04/2016 17:00 – 18:00
Questo significa che, individuate fasi al rialzo o al ribasso di lungo termine della forza relativa, possiamo individuare cicli, in cui investire in ottica di lungo termine.
Ma come individuare tali cicli, e qual’ è la loro durata?
Un ciclo fondamentale riguarda il rapporto tra azioni ed oro, nel senso che esistono cicli lunghi favorevoli all’azionario, e cicli favorevoli all’oro.
Per confrontare i due assets, si può scegliere un indice con lungo storico di dati, come un indice statunitense (ad esempio il Dow Jones), ed applicare l’indice di forza relativa settato sull’oro.
Per evitare il rumore di fondo del semplice indice di forza relativa, e cogliere i cicli di lungo termine, di cui ho detto, conviene usare il time frame trimestrale e quindi applicare, all’indice di forza relativa, una media mobile a 20 periodi.
Si evidenziano, in tal modo, lunghi cicli al rialzo ed al ribasso.
In particolare notiamo:
- Un ciclo rialzista partito nell’82 (indice di forza relativo sopra la media mobile a 20) che raggiunge un apice nel 2000, quindi rompe la media mobile nel 2001.
- Un ciclo quindi durato una ventina d’anni, durante il quale possiamo notare come il comparto azionario sia quasi continuamente salito, non solo in America, ma anche in Europa.
- Assistiamo, quindi, ad un ciclo negativo dell’indice di forza relativa Dow/oro, che risale sopra la media mobile a 20 solo nel primo trimestre 2013. Questa fase dura circa una decina d’anni, durante la quale il comparto azionario americano conosce ben due mercati orso, intervallati da un mercato toro, e pari comportamento riscontriamo sugli indici azionari europei.
- Infine, una nuova fase rialzista, intrapresa con il segnale sopra la media mobile nel 2013.Questo non significa che durante tale fase assisteremo necessariamente solo a mercati toro, ma che in ottica di lungo termine, quanto meno decennale, dovremmo comunque assistere a mercati con minimi e massimi crescenti, fase durante la quale eventuali periodi di ribasso dovrebbero, in ottica di lungo, essere considerati fasi sostanzialmente correttive.
- Dovremmo quindi essere in una nuova fase espansiva del ciclo di lungo termine, sul comparto azionario, con una durata che per prudenza potrebbe essere stimata almeno in una decina d’anni.