Cicli di Benner o Top or Bottom ?

Portofino

Nell’ambito dei cicli di lungo, assume un particolare rilievo l’analisi condotta da uno studioso americano, Benner.

Particolarità del ciclo di Benner è quella di essere mobile, nel senso che i principali massimi e minimi sono tra loro distanziati da sequenze cicliche non uguali tra loro, ma incrementate, invece, sempre degli stessi valori, secondo una precisa sequenza incrementale.

In particolare, Benner ha individuato 3 cicli:

ciclo dei massimi, distanziati, rispettivamente, di 8, 9 e 10 anni.

In pratica, partendo da un certo anno, in cui si è segnato un massimo, il successivo si trova a distanza di 8, poi quello successivo ancora di 9, un terzo massimo a distanza di 10 anni, e quindi il successivo di nuovo a distanza di 8 anni, cioè la sequenza ricomincia da capo.

Invece, i cicli dei minimi sono due, minimi segnati dopo grandi recessioni, cioè minimi principali, e minimi intermedi.

La sequenza per i minimi è 16/18/20.

In pratica, partendo da due diversi minimi, uno principale, ed uno intermedio, si individuano due sequenze di minimi.

La sequenza dei massimi può essere fatta partire dal 1.902, quindi si individuano i futuri massimi dopo, rispettivamente, 8/9/10 anni e, quindi, avremo:
1910/1919/1929

E poi la sequenza riprende, e quindi:

1927/1936/1946 e poi:
1954/1963/1973… 1981/1990….2010?

Come si vede, nel 2010 è stato individuato un possibile massimo.

E i minimi?

La sequenza dei minimi intermedi si può far partire dal 1.941, in modo da individuare i successivi minimi intermedi a distanza, rispetto al minimo precedente, di 16/18/20 anni.

Avremo quindi:
1.941/1.957/1.975/1.995/2.011?

Mentre i minimi più importanti, sempre con la stessa sequenza alternata di 16/18/20 anni, si possono individuare, partendo dal 1.933, come segue:

1.933/1.949/1.967/1.987/2.003/2.021?

Come si nota i prossimi punti di svolta sarebbero nel 2.010 (massimo) e quindi nel 2.011, minimo ciclico intermedio.

Come conciliare tale proiezione con la previsione di un rialzo, destinato a culminare, secondo Top or bottom, con un massimo nel 2.011?

Ebbene, talora i punti di svolta si verificano dove previsto, rispetto alle previsioni, ma si può invertire la polarità, cioè possono esserci minimi al posto dei massimi e viceversa.
Personalmente, riteniamo che il ciclo di Benner abbia in pratica già fatto sentire il suo effetto nel 2.010, con una correzione che ha fatto dubitare della prosecuzione del rialzo di lungo.

Ma ora, anche alla luce del nuovo massimo sul Nasdaq, che ha rotto la resistenza statica di Gennaio, pensiamo ad una prosecuzione del rialzo.

Rimarrebbe confermata, quindi, l’indicazione del metodo Top or bottom, mentre, al tempo stesso, non è affatto esclusa poi una inversione ribassista, che potrebbe raggiungere il bottom verso fine 2.011, inizio 2.012.

Questa sequela rispetterebbe, a ben vedere, entrambi i metodi.

Massimo di una certa rilevanza, quanto meno in termini di durata, già raggiunto nel 2.010 (e quindi secondo il metodo di Benner) ed, al tempo stesso, riconferma di un possibile massimo nel 2.011 (Top or bottom).

A questo punto, minimo intermedio entro la prima metà del 2.012 (il che rispetterebbe sia un minimo previsto dal Top or bottom, sia il metodo di Benner, che invece prevede un minimo secondario attorno al 2.011, in quanto una certa tolleranza temporale è senz’altro ammissibile, soprattutto considerando che, nel tempo, le fasi di contrazione e recessione economica tendono a mutare la loro durata, quindi è ammissibile un minimo nel 2012).

Top or Bottom