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CICLI ALGORITMICI E PROSPETTIVE FINANZIARIE:
CICLI ALGORITMICI E PROSPETTIVE FINANZIARIE:
ECONOMIA, POLITICA E MERCATI FINANZIARI A TUTTO CAMPO.
INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI
PARTE PRIMA
Analisi tecnica e ciclica
COSA INTENDE PER CICLI ALGORITMICI?
Intendo far riferimento al fatto che i mercati, nella loro perenne ciclicità, disegnano dei cicli che possono essere chiaramente individuati, nella maggior parte dei casi, da specifici algoritmi.
In particolare, il Trend predicion, algoritmo proprietario di proiezioni di borsa.com, pare cogliere con molta accuratezza il disegno ciclico dei mercati.
E SOTTO QUESTO PROFILO, COSA PUO’ DIRCI?
In generale, possiamo considerare i mercati azionari occidentali tuttora ricompresi in un trend rialzista di medio e lungo termine, come confermato anche da indicatori trend following, come il signal indicator.
O come possiamo desumere dall’analisi grafica.
All’interno di questo trend è tuttavia possibile cogliere delle fasi cicliche di alternanza intermedia di rialzi e ribassi, che possiamo individuare non solo, ad esempio, in chiave grafica, ma appunto algoritmica.
COME FUNZIONANO QUESTI METODI?
Il metodo grafico riconduce alla tipica individuazione di supporti e resistenze a livello grafico, in particolare a canali delimitati da resistenze e supporti dinamici, canali che possono essere rialzisti o ribassisti, o anche laterali, nel qual caso i supporti e le resistenze tendono a presentarsi sugli stessi livelli.
I cicli oscillano da una fase all’altra, di solito, intervallando l’intersezione dei corsi con un supporto con l’intersezione con una resistenza.
Il metodo algoritmico, incentrato sul Trend prediction, consiste invece nel considerare i segnali di possibile inversione, con l’ingresso in aree di ipercomprato ed ipervenduto, nonché con la fuoriuscita dalle medesime, ma anche, talora, in relazione al taglio di una linea centrale che delimita l’area rialzista da quella ribassista.
ED APPLICANDO TALI METODICHE AI PRINCIPALI MERCATI AZIONARI, COSA SE NE DEDUCE?
Ci riferiamo, per questo tipo di analisi, nell’ambito della presente intervista, soprattutto al time frame settimanale, che meglio coglie la dinamica di medio periodo.
FTSE MIB:
tuttora inserito in un canale rialzista iniziato nel luglio 2012, possiamo notare come l’ultimo ciclo rialzista, iniziato a giugno, sia iniziato proprio in corrispondenza con il supporto dinamico del medesimo.
Peraltro, è interessante osservare, tuttavia, come non sempre i corsi, prima di un’inversione, si portino in corrispondenza con i livelli di resistenza e supporto del canale grafico.
Anche per questo motivo, si rivela valido indicatore proprio il Trend prediction, che supplisce anche ad eventuali mancati segnali grafici, oltre a confermare o meno quelli desunti dall’analisi grafica.
Ora, in particolare, sul time frame settimanale l’indicatore si è portato in area di ipercomprato, ed in caso di successivo segnale di inversione ciclica, assisteremo, quindi, ad una correzione anche di una certa consistenza.
DOW JONES:
l’indice USA si è mantenuto, sin dal 2009, all’interno di un canale rialzista di lungo, ed attualmente i corsi sono inseriti nella parte inferiore.
Al momento, sul piano grafico, non sono emersi segnali di inversione, ma questi si stanno manifestando a livello algoritmico.
Probabile, quindi, che il trend non riprenda la sua corsa al rialzo, prima del raggiungimento di livelli supportivi, individuabili in area 14920 e poi, in caso di mancata tenuta, verso 14620.
DAX:
anche il dax evidenzia come non sempre i vari cicli possano essere colti a livello grafico.
Considerando, ancora una volta, l’impostazione grafica, notiamo come non sempre i cicli intermedi, su time frame settimanale, coincidano con il raggiungimento del supporto e della resistenza dinamica del canale rialzista, in cui i corsi sono inseriti.
Ci viene in soccorso, ancora una volta, il Trend prediction, che indica i minimi ed i massimi con notevole efficacia, anche in corrispondenza di punti non segnalati a livello grafico.
L’attuale impostazione vede l’indicatore, su barre settimanali, aver raggiunto il livello di ipercomprato e ripiegare dal medesimo, segnale di probabile inversione ciclica.
EUROSTOXX:
Analoghe considerazioni possiamo svolgere per l’indice Eurostoxx, sul quale non sempre sono ravvisabili inversioni con il metodo grafico.
Il Trend prediction pare invece invertire la tendenza, dopo aver raggiunto l’area di ipercomprato.
EURO/DOLLARO:
anche l’euro/dollaro è inserito in un trend grafico rialzista, tuttora senza segnali di inversione ribassista, considerando il time frame settimanale.
GOLD FUTURE:
inserito in un trend grafico rialzista, di medio, tale impostazione pare confermata dal Trend prediction, il quale, tuttavia, raggiunta l’area di ipercomprato, denota il probabile esaurimento della fase ciclica rialzista di medio, peraltro in prossimità di una resistenza dinamica di un certo rilevo.
BUND FUTURE:
tuttora inserito in un quadro grafico ribassista, il Trend prediction evidenzia sul bund future una ripresa della negatività su barre settimanali.
Del resto, anche l’analisi su barre mensili denota come l’attuale fase abbia connotati chiaramente distributivi.
Anche in tal senso, le incertezze interpretative vengono risolte agevolmente proprio dall’analisi algoritmica condotta con tale indicatore.
BTP FUTURE:
anche il btp future denota la possibilità di analisi talora convergenti tra quadro grafico ed algoritmico.
Considerando sia il time frame settimanale, che quello daily, non possiamo infatti non notare una discreta probabilità di inversione ribassista.
Ciclicamente, comunque, siamo in prossimità di un rilevante setup del Top or bottom, che in particolare sarà centrato nella giornata di giovedì, salvo automodifiche sul time frame daily, ma osserviamo anche le indicazioni grafiche e del Trend prediction.
Considerando il time frame daily, notiamo come i corsi siano in corrispondenza di un fascio di resistenze dinamiche di notevole rilievo, mentre il Trend prediction da alcuni giorni sta scendendo, fuoriuscendo dall’area di ipercomprato, delineando un’evidente divergenza ribassista, a segnalare una probabile inversione ciclica in senso ribassista.
Analoghe considerazioni possiamo svolgere sul time frame settimanale, per quanto riguarda l’analisi grafica.
Sul piano algoritmico, l’indicatore, considerando il time frame a barre settimanali, pur in area rialzista, pare iniziare ad indebolirsi, a delineare una possibile indicazione di fine del ciclo rialzista di medio.
PARTE SECONDA
Prospettive economiche e di politica economica.
PASSANDO ALLA SECONDA PARTE DI QUESTA INTERVISTA, COME VALUTA IL QUADRO MACROECONOMICO?
Assistiamo ad incoraggianti segnali di ripresa in diverse aree geoeconomiche.
In particolare, segnali in tal senso provengono dalla Francia, ma anche dalla Germania e dagli USA.
E PER QUANTO RIGUARDA L’ITALIA?
Il nostro paese si ritrova in una posizione più incerta, sempre ambigua tra possibile ripresa e continuazione della fase recessiva, segnali contrastanti dovuti anche alle incertezze del quadro politico.
Molto dipenderà anche dalle misure che verranno prese a livello di politica macroeconomica, misure sulle quali non si possono fare troppe previsioni, data anche proprio l’incertezza politica che le accompagna.
A COSA SI RIFERISCE?
Principalmente, al fatto che non sappiamo, intanto, se il governo sia destinato a durare o a cadere.
Molto dipenderà dal fatto che si raggiunga o meno un accordo su temi scottanti, come IVA ed IMU.
Erano nodi che il governo sapeva da tempo di dover affrontare, ed ora è venuta meno la fase dei possibili rinvii.
Con il mese di settembre dovranno essere fatte scelte precise, e le decisioni governative decideranno il futuro della politica italiana.
SU QUESTO ASPETTO POTREBBERO INFLUIRE LE CONSEGUENZE DELLA SENTENZA MEDIASET?
E’ sicuramente possibile che un’influenza ci sia, diretta o indiretta.
Del resto, non è un segreto che questo esecutivo non piaccia a diversi esponenti politici, anche nell’ambito dei partiti di maggioranza, per cui la sentenza potrebbe anche essere usata come pretesto per aprire una crisi di governo.
IN QUESTO CASO, QUALI SAREBBERO LE PROSPETTIVE CHE SI APRIREBBERO SUL FRONTE POLITICO?
Intanto, credo che, salvo ripensamenti dell’ultima ora, non si avrà un governo con il M5S, e quindi lo scenario più probabile sarebbero nuove elezioni.
In questo caso, tuttavia, sarebbe probabile anche l’uscita di scena di Napolitano, il quale aveva ancorato la propria permanenza alla presidenza, proprio alle sorti di questo esecutivo.
A SUO AVVISO, DA COSA DIPENDEREBBE, QUINDI, UN’EVENTUALE CRISI DI GOVERNO?
Soprattutto da una debolezza intrinseca a questo esecutivo, che si è presentato alle camere, con un discorso, per domandare la fiducia, un po’ ambiguo.
Soprattutto quando si realizza un governo cosiddetto di larghe intese, tutti sanno che non basta prevedere punti programmatici generici ed onnicomprensivi.
Le faccio un esempio.
Se si parla di riforma dell’IMU, questo significa tutto e niente.
Riformare vuol solo dire cambiare, ma poi non è detto che tutti siano concordi con il cambiamento che si vuol realizzare.
Un conto, ad esempio, è riformare nel senso di abolire, perché anche l’abolizione è una riforma di una normativa precedente, evidentemente, e ben altro conto è mantenere l’imposta, anche se unitamente ad una riforma della relativa normativa fiscale.