Nel primo weekend di primavera, sabato 26 marzo e domenica 27, tornano le giornate del FAI per far conoscere e valorizzare il patrimonio artistico del nostro Paese. Sono previste 700 aperture in 400 città, di ville, palazzi storici e siti archeologici. Ma si possono visitare anche luoghi aperti come parchi e giardini, borghi e boschi, alla scoperta di gioielli meno noti ai grandi circuiti del turismo. Ci sono splendidi giardini in Italia che noi abbiamo scelto per la loro singolarità.
Un angolo incontaminato
I giardini di Palazzo Moroni meritano sicuramente la nostra attenzione. L’antica dimora si trova a Bergamo, nella Città Alta, e conserva all’interno splendidi affreschi e un’ampia raccolta di dipinti. È immersa in un affascinante giardino all’italiana, uno dei più grandi all’interno dei centri storici, che si estende per circa 3 ettari. Include anche l’ortaglia, la parte forse più interessante e singolare dell’intera area. L’ortaglia è costituita da viti, alberi da frutto, gelsi per l’allevamento di bachi da seta e ortaggi di vario tipo.
È singolare anche il prato lasciato libero di crescere senza una vera selezione delle erbe, al naturale. E con una immensa varietà di insetti e animali che hanno trovato in quest’angolo incontaminato, al centro della città, il loro luogo d’elezione. Vi è conservato anche un roccolo, un’antica postazione di caccia per catturare gli uccelli. Il giardino è una vera bellezza della natura, quando è selvaggia e non imbrigliata dalla mano dell’uomo.
Ci sono splendidi giardini in Italia, gioielli all’interno dei centri storici o vicino al mare che incantano i turisti con la loro straordinaria bellezza.
Altra meraviglia naturale è il giardino della Kolymbethra ad Agrigento. Anche qui la tradizionale definizione di giardino appare un po’stretta. Si tratta di un orto frutteto di origine storica, il più bel giardino della Valle dei Templi. Nella lingua locale viene chiamato giardino un agrumeto particolarmente bello. E quello della Kolymbethra lo è. È un rigoglioso giardino di agrumi e di ulivi secolari a cui si aggiungono numerose specie di piante della macchia mediterranea.
Vi sono conservate antiche varietà di limoni e aranci irrigati secondo la tecnica araba. Nei luoghi più aridi, dove l’acqua non arriva, crescono fichidindia, mandorli, mirti e carrubi. La Kolimbethra si estende per 6 ettari, uno spazio di natura incontaminata in cui il fresco è assicurato anche nelle ore più afose. Immergersi nel giardino è un’esperienza sensoriale irripetibile, tra il profumo inebriante della vegetazione e il riflesso argenteo degli ulivi. È possibile visitare anche gli ipogei, dove scorrono acque sotterranee che hanno permesso la presenza del giardino in una zona estremamente arida.
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