Ci lascerà di stucco scoprire questa misteriosa ma importante e significativa caratteristica del vino

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Il vino è sempre un argomento interessante per noi Italiani.

Lo beviamo in tanti e spesso non ci limitiamo ad acquistare quello economico, dato che la nostra terra ne produce di ottimo ovunque.

Tanti di noi si atteggiano anche ad intenditori, magari sfoggiando qualche nome molto conosciuto e masticando un po’ di cultura vinicola spicciola.

Il vino naturalmente è molto di più e lo sanno sia i semplici bevitori come i dilettanti dell’argomento e a maggior ragione i professionisti del settore.

I nostri vini sono spesso costituiti da uve che non sono propriamente del posto di produzione.

Cioè, tanti vitigni che hanno origine in certe zone nel tempo sono stati trasportati in altri luoghi dove hanno attecchito e dove producono ottime uve che poi si trasformano logicamente in vini della zona.

Ma l’Italia è un paese di tradizioni locali ovunque fortissime.

Proteggere le tradizioni proteggendo il vino

Il vino come frutto della terra fa parte delle nostre tradizioni e conoscere quelli che sono nati in una certa zona e lì continuano ad essere prodotti è di sicuro un evidenziare la tradizione del posto.

Ci sono vitigni che sono nati in una zona e lì sono rimasti.

I vitigni cosiddetti autoctoni.

Il termine autoctono proviene dalle parole greche autòs che vuol dire “stesso” e cthòn che significa “suolo”, “terra”.

Perciò un vitigno autoctono è quello che viene coltivato e diffuso nella stessa zona di origine cioè un vitigno che non è mai stato trapiantato in o da altre aree.

Il vino proveniente da un vitigno autoctono è un tesoro da conservare e proteggere perché la sua perdita farebbe scomparire per sempre una parte della tradizione.

Ci lascerà di stucco scoprire questa misteriosa ma importante e significativa caratteristica del vino

Quindi, per tutti amatori ed esperti dilettanti e professionisti, questo è un elenco dei principali vini italiani di tipo autoctono e ci lascerà di stucco scoprire questa misteriosa ma importante e significativa caratteristica del vino.

Aglianico del Vulture: proveniente dalla zona del Vulture in Basilicata.

Il termine aglianico riferito al vino si trova per la prima volta in una lettera del 1559 dove se ne descrivono le qualità.

Barbera: zona di provenienza Piemonte.

La sua prima citazione risale all’inizio del VI secolo d.C. nei catasti della zona.

Cannonau: vino sardo per eccellenza.

La zona della sua produzione ricomprende tutta la Sardegna.

Cesanese del Piglio: prodotto nel Lazio.

Nato in tempi molto antichi e prodotto tuttora sulle colline dei Castelli Romani.

Falanghina: vino della Campania.

Si ritiene che fosse bevuto già all’epoca degli antichi romani.

Vernaccia di San Gimignano: vino logicamente toscano.

Si pensa che il vitigno della vernaccia sia stato piantato intorno a San Gimignano nel XIII secolo.

Questi sono solo alcuni dei vini autoctoni presenti in Italia.

Alcuni, come quello descritti, sopra sono molto conosciuti ma ce ne sono tanti altri che rasentano invece l’anonimato.

Non permettiamo che questi vini rimangano nel buio perché così facendo rinnoveremo le nostre belle e profonde tradizioni.