Il rientro al lavoro in presenza nella Pubblica Amministrazione sarà dal 15 ottobre prossimo. Invece chi opera nelle imprese private potrebbe continuare ancora a lavorare parzialmente da casa, almeno un paio di giorni alla settimana. Un’indagine dal titolo “Il vissuto dello smart working forzato in Italia e il ruolo della pausa caffè” condotta da NielsenIQ rivela che l’82% degli italiani è convinto che il lavoro agile non sarà cancellato e il 59% è contento di questa soluzione. La percentuale sale al 65% per chi fa smart working almeno tre giorni alla settimana.
Pausa caffè e pausa lunch sono sacre
Il lavoro da casa in molti casi ha deluso, perché ha significato accettare un superlavoro senza orari e con molte inefficienze. Ma ci ha anche insegnato che a pausa caffè e la pausa lunch sono necessarie. Non solo per riposare i neuroni, ma anche per mantenere efficiente la circolazione sanguigna, abbassare la glicemia, attivare muscoli e articolazioni. Chi lavora da casa ha imparato a seguire la dieta giusta per lo smart working e torna in ufficio non è più disposto a prendere un caffè telefonando o a mangiare un panino lavorando.
Chi torna in ufficio può dimagrire e risparmiare 500 euro all’anno con questo semplice trucchetto
Per lo spuntino di mezzogiorno molti vorranno uscire coi colleghi. Anche l’isolamento casalingo è stato duro da affrontare e sono sempre di più i gruppi che preferiscono consumare qualcosa di sano e bilanciato, portato da casa. Del finger food che ci fa risparmiare, da consumare passeggiando: una tartare di tonno o salmone acquistata al supermercato, cubetti di avocado e pollo alla piastra, pomodorini e gamberi o tofu. Uova sode e cubetti di parmigiano, fragole e frutti rossi, yogurt e banana. Portare il lunch da casa ci permette di risparmiare non meno di 300 euro all’anno.
Portiamoci le sneakers per fare un chilometro
Il nuovo trend è quando qualcuno porta in ufficio un paio di sneakers per fare un giro in bicicletta o due passi fuori, per riposare i piedi dai tacchi alti. A proposito, se vogliamo lasciarne un paio un po’ vecchiotte nel nostro armadietto in ufficio, controlliamo bene il modello e il brand perché questo oggetto che si può trovare in un comunissimo armadio di famiglia può farci diventare subito ricchi.
Cerchiamo l’acqua con una app
Ma non basta: chi torna in ufficio può dimagrire e risparmiare 500 euro all’anno con questo semplice trucchetto. Procuriamoci la mappa online delle fontane pubbliche delle città e portiamo con noi una borraccia di metallo. L’acqua delle fontane urbane è fresca, è microbiologicamente controllata e, soprattutto, è gratuita. E lo sono anche molte app che ci segnalano la fontana più vicina.
Tagliare questo costo che ignoriamo sempre ci regala un weekend all’anno
Consideriamo che una mezza bottiglietta d’acqua al distributore automatico costa dai 50 centesimi a 1,5 euro. Basta fare un semplice calcolo dei nostri consumi quotidiani, per accorgerci che spendiamo dai 200 ai 300 euro all’anno soltanto per bere in ufficio. Combinando dunque il pasto dinamico, dietetico e conviviale con una passeggiata alla fontana pubblica più vicina, possiamo dimagrire e risparmiare 500 euro.