Chi può acquistare immobili a 1 euro e con quali destinazioni d’uso

Investire in immobili

Ogni medaglia ha il suo rovescio. Per cui, dopo aver acceso i riflettori sui motivi che spingono i proprietari a cedere gli immobili al prezzo irrisorio di 1 euro   facciamo il punto dal lato acquirente. E’ vero che il progetto, su scala nazionale, è conosciuto come “Progetto case a 1 euro”.

Si tenga però nel dovuto conto che la gamma di possibili destinazioni d’uso è generalmente ben più amplia di quella residenziale, riservata alle comuni abitazioni. Lo stesso dicasi anche per il target medio  di acquirenti, potenzialmente interessati al progetto. Vediamo quindi ora di attenzionare chi può acquistare immobili a 1 euro e con quali destinazioni d’uso.

Focus sulle categorie degli acquirenti

Stando alle dettagliate linee guida predisposte da alcune amministrazioni comunali, che nell’operazione svolgono il ruolo di intermediari “di favore”, possono essere acquirenti:

–  Privati cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, anche in forma associata che siano interessati alla ristrutturazione degli immobili per uso abitativo e/o turistico (seconda casa) della propria famiglia;

– Ditte individuali, Agenzie, Società, Cooperative che abbiano nel proprio oggetto sociale la realizzazione e gestione di immobili per finalità turistico-ricettive;

– Ditte individuali, Agenzie, Società, Cooperative che abbiano nel proprio oggetto sociale la realizzazione e vendita di immobili per finalità abitative;

– Imprese artigiane e/o commerciali che siano interessate alla ristrutturazione degli immobili per uso insediativo della propria attività imprenditoriale;

– Associazioni culturali, musicali, sportive e altre organizzazioni non lucrative che siano interessati alla ristrutturazione degli immobili quale sede sociale di svolgimento della propria attività.

Focus sulle possibili destinazioni degli stabili

Gli immobili che vengono fatti rientrare nel circuito delle “case a 1 euro” hanno poi un ventaglio di future destinazioni d’uso che, a seconda dei casi, possono variare come segue:

-1)abitazioni per giovani coppie o famiglie disagiate;

-2)abitazioni per singoli e/o famiglie;

3) abitazioni per finalità turistiche (seconde case per vacanza);

4) strutture di tipo turistico-ricettivo come B&B, albergo diffuso;

5) locali per negozi e/o laboratori artigianali.

Chi può acquistare immobili a 1 euro e con quali destinazioni d’uso

Pertanto l’intera operazione può rivelarsi davvero interessante per tutti i menzionati attori che entrano in gioco. E’ vero che le location dove sono ubicati gli stabili sono, per lo più, popolate da un numero sparuto di anime. Ciò, sulle prime, potrebbe forse rendere scarsamente appetibile l’iniziativa, ma come si diceva all’inizio, ogni medaglia ha il suo rovescio.

E quindi nel bilanciamento degli interessi lato acquirente, non si possono tacere i vantaggi che ne potrebbero scaturire. Si pensi alle persone che non sarebbero altrimenti in grado di potersi permettere una casa di proprietà. Le giovani coppie magari sarebbero così indotte a fare il grande passo immobiliare, oltre che sull’altare. Parimenti interessati potrebbero essere anche i lavoratori in smartworking, o gli artisti. Senza dimenticare i gestori di bed & breakfast che potrebbero vantare dei paesaggi da cartolina che, da sempre, hanno reso grande l’Italia nel mondo.