La Redazione di ProiezionidiBorsa si è occupata in diverse occasioni delle modalità per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dallo Stato. I contribuenti possono infatti portare in detrazione o in deduzione i costi sostenuti per determinate necessità. In particolare, i lavoratori dipendenti trovano l’elenco completo delle spese detraibili nel 730 precompilato disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
In questo modo sarà il datore di lavoro a rimborsare i dipendenti direttamente in busta paga con i conguagli periodici. Praticamente, il cittadino non deve chiedere alcun rimborso al Fisco, poiché quest’ultimo calcolerà automaticamente quanto dovuto. Provvedendo a comunicare al sostituto d’imposta le compensazioni da effettuare. In questo articolo vogliamo invece approfondire come devono comportarsi i contribuenti che non hanno più un sostituto d’imposta. Risponderemo quindi ad una domanda frequente: chi perde il lavoro può ancora scaricare dalle tasse le proprie spese?
Cosa prevede la normativa
Se per i lavoratori dipendenti è il sostituto d’imposta a gestire ogni incombenza tributaria, gli autonomi devono arrangiarsi da soli. Tutte le partite IVA devono infatti provvedere alla dichiarazione dei redditi dove potranno indicare le spese detraibili e deducibili. Anche chi perde il lavoro può ancora scaricare dalle tasse le proprie spese, sebbene non abbia più il consueto sostituto d’imposta. Chi matura il diritto alla pensione o all’indennità di disoccupazione diventa, dal punto di vista fiscale, un dipendente dell’INPS.
Sarà quindi l’Ente previdenziale a provvedere al pagamento delle imposte e ad occuparsi delle varie detrazioni. Chiunque perda il proprio lavoro non dovrà quindi preoccuparsi perché manterrà il diritto a beneficiare delle agevolazioni fiscali che aveva maturato. Questi lavoratori riceveranno l’eventuale conguaglio direttamente nel cedolino della pensione o del trattamento previdenziale. In altre parole, chi perde il lavoro non perde automaticamente il sostituto d’imposta, poiché sarà l’INPS ad occuparsi di tali adempimenti.
Chi perde il lavoro può ancora scaricare dalle tasse le proprio spese?
Secondo dati dell’INPS sono oltre 7,5 milioni i contribuenti italiani che indicano nel 730 l’Istituto previdenziale come sostituto d’imposta. Tutti questi contribuenti beneficiano quindi delle agevolazioni fiscali tramite l’Ente pubblico. Chi perde il lavoro può ancora scaricare dalle tasse le proprie spese anche se non percepisce alcuna indennità dall’INPS. Questo è il caso, ad esempio, di chi si licenzia volontariamente senza sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro dipendente. Oppure di chi subisce un licenziamento per giusta causa. Anche in questi casi, il Fisco provvederà a rimborsare le spese detraibili e deducibili.
In questa situazione, però, non potendo compensare con altri tributi, l’INPS effettuerà un bonifico direttamente al cittadino. Ricordiamo quindi di inserire il proprio IBAN nella dichiarazione dei redditi se ci si trova nella situazione descritta. In conclusione, nessun cittadino perde il diritto a beneficiare del rimborso delle proprie spese detraibili. In un caso, però, il cittadino non riceverà alcuna compensazione, nemmeno per le spese sanitarie. Ne abbiamo parlato in un recente approfondimento.