Chi paga le multe prese da un minorenne?

Contravvenzioni

Una questione interessante da affrontare riguarda la responsabilità per le contravvenzioni o le altre sanzioni amministrative prese dai minorenni.

In termini più specifici la domanda che ci dobbiamo porre è: “chi paga le multe prese da un minorenne?”. All’uopo, occorre soffermarsi sulle nozioni di responsabilità amministrativa. Inoltre, per rispondere esaustivamente al quesito bisogna prendere in considerazione alcuni indirizzi giurisprudenziali. Ebbene, in generale, sia la responsabilità penale che amministrativa hanno carattere personale. Questa regola, però, subisce un’eccezione per le sanzioni amministrative, poste in essere dai minorenni. Questi ultimi, pur essendo responsabili delle stesse, non ne rispondono sul piano economico ma saranno i genitori a risponderne. La ragione è che i minori, nel nostro ordinamento, sono legalmente incapaci di agire. Sono, infatti i genitori, in quanto preposti alla loro sorveglianza, educazione e tutela a dover subire le conseguenze delle loro azioni.

Quindi, chi paga?

Premesso che, pur essendo la responsabilità imputabile al soggetto che pone in essere l’azione, quello che ne subisce le conseguenze può essere diverso. Quindi, alla domanda su formulata su “chi paga le multe prese da un minorenne?”, la risposta generica è: i genitori. Tuttavia, ci si deve chiedere anche a chi deve esser intestata la multa. Secondo i Giudici di Legittimità, l’agente di polizia, nel redigere il verbale, non deve indicare il nome del minore come trasgressore. Deve, invece, riportare quello del soggetto tenuto alla sua sorveglianza, ossia il genitore o il tutore. Si pensi a quanto dedotto, in termini, da Cassazione n. 21881/2009.

Come i genitori possono esonerarsi dell’obbligo di pagare?

Per esonerarsi dall’obbligo di pagare le multe prese dai propri figli, i genitori possono impugnarle.  A tal uopo, essi dovranno dimostrare di aver fatto tutto quanto rientrasse nelle proprie possibilità e, ciononostante, non essere riusciti ad impedire il fatto. In altri termini, dovranno essere capaci di provare che il fatto sia avvenuto contro la propria volontà. Si tratta di una prova tutt’altro che facile, visto che la legge impone al padre e alla madre di esercitare lo ius educandi. Si tratta dell’obbligo di impartire ai figli un’educazione tale da indurli a rispettare le regole del vivere civile. Quindi, ad esempio, in caso di sanzione amministrativa per guida senza patente da parte del figlio minore, il genitore dovrebbe dimostrare di aver custodito le chiavi. Naturalmente, deve poter provare di averlo fatto in modo da impedire al figlio di prenderle e, ciò nonostante, questi se ne sia impossessato.