I diritti della persona con un cancro non si esauriscono nella cura medico-farmacologica. Queste patologie, talvolta piuttosto aggressive e debilitanti, possono stravolgere l’intera vita della persona fino a coinvolgere la dimensione lavorativa, sociale ed economica. Chi deve affrontare la malattia talvolta vive la perdita del lavoro ed il contestuale aumento delle spese connesse alle terapie di cura. Chi ha un tumore ha diritto ad una pensione dall’INPS in questi casi che il Comitato di Tecnici di ProiezionidiBorsa illustra ai Lettori.
Quali sono i diritti dei malati di tumore
Non tutti i tumori agiscono con la stessa aggressività sull’organismo, né tutti riducono notevolmente le capacità fisiche e cognitive del soggetto che ne è colpito. Quando, tuttavia, tale patologia si manifesta con forte incidenza sulla vita della persona, può portare come diretta conseguenza un vero e proprio stato invalidante. In questi casi, è possibile richiedere diversi trattamenti di tipo assistenziale sulla base dei requisiti e delle condizioni che la persona presenta.
Chi ha un tumore ha diritto ad una pensione dall’INPS in questi casi che indicano la percentuale di invalidità che l’INPS riconosce. Prima di passare alla disamina dei possibili trattamenti di tipo assistenziale, ricordiamo che uno dei diritti dei malati oncologici risiede proprio nell’ottenimento dell’esenzione ticket sanitario. Questa esenzione solleva la persona ammalata dal pagamento di farmaci, visite mediche ed esami specifici che si collegano alla cura e all’intervento sul tumore. Nel caso in cui alla persona si riconosca una invalidità totale, è possibile che l’esenzione ticket diventi anch’essa totale e non esclusiva per i trattamenti connessi al tumore.
Chi ha un tumore ha diritto ad una pensione dall’INPS in questi casi
Fatte queste doverose premesse, vediamo quali sono i trattamenti di tipo economico-assistenziale che eroga l’INPS in favore dei malati di cancro. Al fine di ottenere la pensione di invalidità, la persona con un cancro deve ottenere il riconoscimento della cosiddetta invalidità civile all’INPS. A seguito di accertamento medico-clinico, l’interessato riceve l’assegnazione di un certo grado di invalidità. Al fine di ottenere l’assegno mensile di pensione, si deve ottenere il riconoscimento di una invalidità che si collochi tra il 74% e il 99%. la modalità di richiesta della pensione è consultabile nell’approfondimento qui.
Nel caso di invalidità totale, ossia pari al 100%, è possibile ottenere la pensione di inabilità civile INPS. Questi sono solo i requisiti che riguardano lo stato di salute. A tali condizioni, si ricorda, devono sussistere anche i limiti di reddito che consente la Legge per la richiesta del sussidio. L’importo della pensione di invalidità civile per il 2020 corrisponde a 286,81 euro mensili. La pensione di inabilità civile prevede un assegno mensile che può corrispondere a 286,81 euro mensili oppure, per chi ha redditi particolarmente bassi, a 651,51 euro mensili.
Un’altra tipologia di sussidio risiede nell’assegno di accompagnamento. Quest’ultimo è richiedibile indipendentemente dal reddito per chi è impossibilitato a deambulare o svolgere azioni di vita quotidiana. Perché si possa ricevere l’assegno di accompagnamento il malato oncologico deve essere invalido totale. L’importo dell’assegno corrisponde a 520,29 euro mensili.
Se il soggetto affetto da tumore dovesse essere un minore, per quest’ultimo si potrebbe richiedere invece l’indennità di frequenza INPS pari a 286,81 euro mensili. Chi ha un tumore ha diritto ad una pensione dall’INPS in questi casi dunque. Per la specifica di ogni beneficio, si suggerisce la verifica dei criteri di ammissibilità che indica l’Istituto di Previdenza Sociale.